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domenica, Novembre 10, 2024
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Aumentano i casi di bronchiolite: il farmaco gratuito in alcune Regioni

Il Virus Respiratorio Sinciziale (VRS) è una grave minaccia per la salute dei neonati, causando circa 100.000 decessi annuali tra i bambini sotto i 5 anni a livello mondiale. In Italia, nel 2022, si sono registrati circa 15.000 ricoveri ospedalieri per bronchiolite associata al VRS, con 3.000 casi in terapia intensiva e 16 decessi. Gli esperti segnalano un incremento dei casi, sollevando preoccupazioni in vista della prossima stagione epidemica.

Una soluzione promettente è rappresentata dall’anticorpo monoclonale Nirsevimab, che ha mostrato un’eccezionale efficacia nel prevenire il 90% delle ospedalizzazioni per VRS. A differenza del Palivizumab, attualmente in uso, Nirsevimab ha una durata d’azione più lunga e offre protezione per l’intera stagione epidemica con una singola somministrazione.

Il ministero della Salute ha avviato una comunicazione con l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) per considerare il passaggio del Nirsevimab dai farmaci a pagamento (fascia C) a quelli a carico del Servizio sanitario nazionale (fascia A), in risposta all’aumentata incidenza del VRS. Questa iniziativa è stata annunciata dopo che una circolare aveva indicato l’urgenza del farmaco, soprattutto nelle Regioni del Sud Italia, dove si riscontra una maggiore necessità.

Le polemiche non si sono fatte attendere: partiti come il PD e Azione hanno criticato la condizione di disuguaglianza nell’accesso al farmaco tra le diverse Regioni, sottolineando che l’approccio potrebbe rivelarsi una conseguenza negativa della legge sull’autonomia differenziata. Tuttavia, il ministero ha rassicurato che l’obiettivo è garantire l’accesso universale al farmaco senza oneri per i pazienti.

I pediatri hanno accolto con favore queste misure, richiedendo che la profilassi con il Nirsevimab inizi già a novembre in tutta Italia. Il Board del Calendario per la Vita ha evidenziato l’urgenza di un intervento efficace per proteggere i bambini, auspicando che l’interlocuzione con l’Aifa prosegua rapidamente per garantire la disponibilità del farmaco. L’implementazione appropriata dell’uso di Nirsevimab potrebbe rappresentare un cambiamento cruciale nella prevenzione della bronchiolite da VRS, proteggendo migliaia di neonati italiani da complicazioni gravi.

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