L’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha analizzato i costi di bus, treni e aerei confrontando i prezzi della prima settimana di dicembre con quelli delle festività, cioè tra Natale e Capodanno. Le differenze di costo sono significative: per i viaggi in bus, si registra un aumento medio del +133% rispetto allo scorso anno, dove l’incremento era stato del +33%. Per i voli aerei, l’aumento è del +78%, contro il +33% dell’anno precedente, mentre i treni mostrano un incremento del +30% rispetto al +20% del 2022.
Le tratte con rincari più elevati destano preoccupazione: da Reggio Calabria a Torino, il costo del bus aumenta del +267%, con il viaggio inverso che arriva addirittura al +303%. Dalla tratta Roma-Reggio Calabria si segnala un rincaro del +235% per l’andata e +240% per il ritorno. Tra i voli aerei, il percorso Roma-Reggio Calabria registra un aumento del +163% per l’andata e +269% per il ritorno. Anche i treni non sono esenti da rincari, con la tratta Roma-Pescara che presenta un incremento del +114% per l’andata e +115% per il ritorno. La Roma-Reggio Calabria evidenzia aumenti del +54% per l’andata e +13% per il ritorno, mentre la tratta Roma-Bologna segna prezzi più bassi durante le festività.
Questi aumenti di prezzo colpiscono in particolare le tratte con un alto afflusso di studenti che rientrano a casa durante le festività. Le elevate spese di viaggio impediscono a molte persone di tornare nelle proprie città natale, specialmente coloro che non possono utilizzare mezzi alternativi come auto personali o servizi di car sharing.
In sintesi, i dati rilevati dall’Osservatorio indicano che il costo dei viaggi durante le festività è aumentato drasticamente rispetto ai periodi normali, creando difficoltà per chi desidera tornare a casa per le festività ma non ha accesso a soluzioni di viaggio più economiche. I passeggeri si trovano ad affrontare pesanti rincari, aggravando le sfide legate ai trasporti nei momenti di punta come le festività natalizie.