Nel 2025, le imprese italiane si troveranno ad affrontare un contesto difficile a causa dell’aumento significativo delle bollette di luce e gas. Si prevede un incremento di 13,7 miliardi di euro rispetto al 2024, equivalente a un aumento del 19,2%. La spesa totale per il sistema imprenditoriale italiano potrebbe raggiungere i 85,2 miliardi di euro, di cui 65,3 miliardi per l’energia elettrica e 19,9 miliardi per il gas. Le imprese del Nord Italia saranno le più colpite, rappresentando quasi due terzi dell’aumento totale.
Le previsioni dell’Ufficio studi della Cgia sono basate su un prezzo medio dell’energia elettrica di 150 euro per MWh e del gas a 50 euro per MWh. Nonostante l’aumento dei costi energetici, ci si aspetta che questi siano comunque inferiori rispetto ai picchi della crisi energetica che ha colpito l’Europa tra il 2021 e il 2023. Tuttavia, a differenza di quanto avvenuto in passato, non saranno più disponibili le misure di supporto pubblico che avevano mitigato gli aumenti per famiglie e imprese, per un totale di 92,7 miliardi di euro.
A livello regionale, l’aumento dei costi di energia elettrica e gas colpirà principalmente il Nord Italia, che presenta i consumi più elevati. La Lombardia sarà la regione più colpita, con un aggravio di 3,2 miliardi di euro, seguita dall’Emilia Romagna con 1,6 miliardi, dal Veneto con 1,5 miliardi e dal Piemonte con 1,2 miliardi. Complessivamente, circa il 64% dell’aumento totale (8,8 miliardi) ricadrà sulle imprese settentrionali.
La differenza tra energia elettrica e gas mostra un impatto più forte sui costi dell’energia elettrica, con un aumento previsto di 9,8 miliardi rispetto ai 3,9 miliardi per il gas. La Lombardia, in particolare, affronterà aumenti notevoli, con 2,3 miliardi in più per l’elettricità e 887 milioni per il gas. Nel 2023, la Lombardia ha registrato un consumo di 49.331 GW/h, pari al 23,8% del totale nazionale, confermandosi come la regione più energivora d’Italia.