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giovedì, 14 Novembre, 2024
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Aumento del limite per il taglio dell’IRPEF sopra i 40.000 euro annui

Il Governo sta lavorando a una riforma per ridurre la pressione fiscale, focalizzandosi principalmente sui redditi superiori a 40.000 euro. La Manovra 2025 prevede un abbattimento del cuneo fiscale e una revisione degli scaglioni IRPEF, estendendo il taglio del cuneo fino a 40.000 euro, con un decalage per redditi tra 35.000 e 40.000 euro. Ci sono però anche proposte per tagliare l’IRPEF per redditi oltre i 40.000 euro. Attualmente, il Governo ha predisposto fondi che dovrebbero supportare questa riforma, ma ci sono dubbi sulla sostenibilità finanziaria della stessa.

La riforma prevede la semplificazione delle aliquote IRPEF a tre scaglioni: 23% fino a 28.000 euro, 35% fino a 50.000 euro e 43% oltre i 50.000 euro, con un costo stimato di circa 18 miliardi di euro, considerando anche il taglio del cuneo fiscale. Tuttavia, sono emerse critiche riguardo ai tagli delle detrazioni fiscali per redditi superiori a 75.000 euro, suscitando preoccupazioni tra i contribuenti e i rappresentanti delle parti sociali. Temono che la riforma possa risultare iniqua, avvantaggiando principalmente i redditi più elevati.

La maggioranza, però, continua a sostenere la riforma. Forza Italia, per esempio, ha espresso l’intenzione di spingere per la riduzione della pressione fiscale per i lavoratori con redditi oltre i 40.000 euro, come previsto nella proposta del Consiglio dei ministri. Il partito di Berlusconi, guidato da Antonio Tajani, potrebbe introdurre un emendamento specifico in tal senso.

La nuova legge di Bilancio si concentra sulla diminuzione delle tasse, con l’obiettivo di semplificare il sistema fiscale. Questo prevede una riduzione da quattro a tre scaglioni di reddito e un taglio del cuneo fiscale fino a 40.000 euro. Si sta anche lavorando per ottimizzare il quoziente familiare nel calcolo delle detrazioni, tenendo conto del numero di familiari a carico, e per estendere la flat tax per le partite IVA fino a 100.000 euro di fatturato.

Infine, non si esclude un ulteriore abbattimento dell’aliquota IRPEF dal 35% al 33% da gennaio per i redditi fino a 60.000 euro lordi. Con la Legge di Bilancio, il taglio del cuneo fiscale diventa strutturale, evitando rifinanziamenti annuali, mentre l’aumento della flat tax al 15% per le partite IVA dipenderà dalla disponibilità di risorse.

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