Nell’ultimo trimestre del 2024, si prevede un aumento dell’8,8% delle bollette della luce per gli utenti vulnerabili in Italia, il cui costo è stabilito dallo Stato. Tale incremento è legato all’aumento stagionale del prezzo del gas, essendo il metano una fonte primaria per la produzione di elettricità nel Paese. Sebbene questo aumento non incida direttamente sulla maggior parte degli utenti nel mercato libero, rappresenta un segnale allarmante per il settore energetico nazionale.
Nonostante una diminuzione dei prezzi rispetto al 2023, il costo dell’energia in Italia rimane comunque più elevato rispetto ad altri Paesi europei. Secondo Confartigianato, le piccole e medie imprese italiane hanno speso il 9,9% in più rispetto alla media dell’Unione Europea, con un esborso aggiuntivo di 11,8 miliardi di euro. Anche le famiglie italiane affrontano bollette più alte rispetto ad altri Paesi, in un contesto dove i costi energetici non sono tornati ai livelli pre-crisi.
L’aumento dell’8,8% riguarderà principalmente 3,4 milioni di famiglie vulnerabili, tra cui quelle a basso reddito, anziani e abitanti di zone disagiate. Queste famiglie, secondo l’Unione Nazionale Consumatori e Assoutenti, vedranno un incremento annuale di circa 43 euro. È importante notare che, nonostante l’aumento, le tariffe per i clienti vulnerabili rimangono inferiori del 6,4% rispetto al mercato tutelato del trimestre precedente e del 60% rispetto al 2022, anno di picco della crisi energetica.
Stefano Besseghini, presidente di Arera, ha messo in evidenza che, nonostante i prezzi attuali siano meno gravosi rispetto al passato recente, le differenze rispetto ai principali concorrenti europei destano preoccupazione. Queste disparità non sono generate da un aumento dei prezzi in Italia, ma dalla più rapida discesa dei costi energetici negli altri Paesi. Nel breve termine, è fondamentale sostenere le aziende per affrontare i costi energetici, mentre nel medio periodo, investire in energie rinnovabili e in un mix energetico più efficiente potrebbe contribuire a ridurre i costi. Per il lungo termine, è necessario abbracciare nuove tecnologie con un occhio attento sia ai costi che alla sostenibilità.