La miopia è un disturbo visivo che rende difficile vedere gli oggetti distanti in modo chiaro. Questo problema spesso inizia nella prima infanzia e tende a peggiorare con l’età. La sua diffusione è in costante aumento, tanto da essere diagnosticata con maggiore frequenza nella popolazione, specialmente tra i giovani. Luca Buzzonetti, responsabile della Divisione di Oculistica all’ospedale Bambino Gesù di Roma, ha fornito alcune indicazioni sulle cause e sui trattamenti disponibili.
Le cause della miopia possono essere sia genetiche che ambientali. Studi hanno dimostrato che se uno dei genitori è miopico, c’è una maggiore probabilità che anche i figli sviluppino questo disturbo. Inoltre, l’ambiente gioca un ruolo significativo; la crescente esposizione a dispositivi digitali e la diminuzione del tempo trascorso all’aperto sono correlati all’aumento dei casi di miopia. La mancanza di attività fisica all’aperto sembra infatti limitare lo sviluppo ottimale della vista nei bambini.
Per quanto riguarda i rimedi, ci sono diverse opzioni disponibili per gestire la miopia. La correzione ottica tramite occhiali o lenti a contatto è la soluzione più comune e efficace. In alcuni casi, possono essere prescritti occhiali specifici per la miopia che aiutano a rallentare la progressione del disturbo. Un’altra possibilità è la chirurgia refrattiva, come il laser, che può correggere la miopia negli adulti. Tuttavia, è importante notare che questa opzione non è solitamente raccomandata per i bambini fino a quando non si stabilizza il loro grado di miopia.
L’adozione di abitudini sane per la vista è fondamentale per prevenire o rallentare la progressione della miopia. Buzzonetti sottolinea l’importanza di limitare il tempo trascorso davanti agli schermi e di garantire ai bambini sufficienti opportunità di giocare all’aperto. Controlli regolari della vista sono essenziali per monitorare la salute oculare e identificare tempestivamente eventuali cambiamenti.
In sintesi, la miopia è un problema in crescente espansione che richiede attenzione sia per le sue cause che per le soluzioni disponibili. L’educazione e la prevenzione giocano un ruolo cruciale nel gestire questo disturbo, specialmente tra le nuove generazioni.