Il Governo ha annunciato un significativo aumento della spesa per il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) nella nuova Legge di Bilancio, ma i fondi previsti sono risultati inferiori alle aspettative e alle reali necessità del sistema. Secondo il Documento programmatico di bilancio, l’aumento percentuale è solo dello 0,04% del PIL, pari a poco meno di 900.000 euro. Il Governo ha comunicato stanziamenti di 2,37 miliardi per il 2025 e di 4,12 miliardi per il 2026, che dovrebbero servire principalmente a coprire gli aumenti retributivi del personale. Tuttavia, la misura richiederà circa 1,2 miliardi di risorse aggiuntive e, sommando questo importo a quello già predisposto per il 2025, il Fondo sanitario nazionale riceverà circa 2,3 miliardi. Ciò non sembra sufficiente per affrontare il problema del sottofinanziamento della sanità pubblica italiana.
Secondo un rapporto OCSE, nel 2022 la spesa per il SSN in Italia era al 6,8% del PIL, inferiore alla media europea, ma oggi è calata al 6,4%, il livello più basso degli ultimi vent’anni. La situazione è tanto critica che, secondo il rapporto GIMBE del 2024, 4,5 milioni di italiani hanno rinunciato a cure a causa di lunghi tempi d’attesa e mancanza di risorse. Inoltre, il 52% della popolazione è insoddisfatto del SSN, evidenziando una crescente sfiducia nei confronti del sistema, aggravata da problemi strutturali come la carenza di personale e le infrastrutture obsolete.
Il fabbisogno sanitario nazionale standard si determina tenendo conto dell’andamento economico e degli obblighi verso l’UE, con l’obiettivo di garantire i livelli essenziali di assistenza (LEA). Il finanziamento del SSN è governato dal D.Lgs. 56/2000 e attinge a risorse fiscali come l’IRAP e l’IRPEF. Nonostante il Governo affermi di aver stanziato cifre record, la spesa rispetto al PIL è ridotta ai minimi storici.
Il segretario del sindacato dei medici, Pierino Di Silverio, ha espresso preoccupazione riguardo a una possibile mistificazione dei dati. Giorgia Meloni ha replicato che la nuova legge di Bilancio prevede 6,4 miliardi di euro per la sanità in due anni e che i finanziamenti per il SSN raggiungeranno livelli record. Tuttavia, i critici sostengono che per calcolare tali somme si considerano anche i finanziamenti dei provvedimenti precedenti, senza un reale aumento della percentuale di spesa nel 2025 rispetto al 2024.