La trasmissione Report ha ricevuto un richiamo dall’Agcom a causa della violazione del silenzio elettorale. Il 27 ottobre, Report ha trasmesso “Liguria nostra”, un servizio su episodi di corruzione in Liguria, mentre si svolgevano le elezioni regionali, con le urne ancora aperte. Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di Forza Italia e membro della Commissione di Vigilanza Rai, ha presentato un ricorso all’Autorità garante, che è stato accolto, portando a un richiamo ufficiale alla Rai. Gasparri ha affermato di avere ragione e ha ringraziato l’Agcom per aver confermato la violazione da parte di Report. Secondo lui, la trasmissione ha infranto il silenzio elettorale senza alcuna giustificazione di cronaca, trattando vicende risalenti nel tempo, durante un momento elettorale cruciale.
Gasparri ha sottolineato che il richiamo dell’Agcom distingue tra cronaca e la violazione delle regole elettorali, affermando che Report ha agito in modo illegale, creando un tentativo di propaganda politica durante le votazioni. Ha spiegato che il suo esposto ha chiarito la questione e ha affermato che la condotta di Report è stata scorretta. Dopo il richiamo, ci sono state polemiche e critiche nei confronti di Gasparri, ma il senatore ha ribadito che la sua denuncia riguardava esclusivamente la violazione del silenzio elettorale.
Gasparri ha commentato ironicamente la reazione dei suoi oppositori, affermando che la decisione dell’Agcom non solo conferma il suo punto di vista ma impone anche una riflessione sulle pratiche delle emittenti durante il periodo di silenzio elettorale. Ha annunciato che sarà intentata una causa contro la Rai e il conduttore di Report, Ranucci, per i danni causati. Gasparri ha concluso sostenendo che Report ha gravemente violato le regole e che i tentativi di sabotaggio della votazione sono falliti.
Nel comunicato ufficiale dell’Agcom, si sottolinea che, pur non riscontrando violazioni sulla par condicio, è stata evidenziata la necessità di attenzione nella messa in onda di programmi informativi durante il silenzio elettorale. L’Autorità ha raccomandato che le emittenti evitino programmazioni riguardanti temi elettorali durante tale periodo, mantenendo un principio di prudenza e autocontrollo.
