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mercoledì, Ottobre 9, 2024
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Benessere Mentale: I Rischi Crescenti di Precariato, Stress e Iper-Lavoro

In occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale, l’Italia si tinge di verde per onorare sia i pazienti affetti da malattie mentali che i medici che operano con difficoltà nei Dipartimenti di Salute Mentale (DSM). Quest’anno, si focalizza l’attenzione su due aspetti fondamentali: da un lato i pazienti, la cui stabilità psicologica è compromessa da ambienti di lavoro ostili e stressanti, e dall’altro i medici, costretti a turni massacranti e in situazioni di insicurezza, che si vedono aumentare le richieste d’aiuto da parte della popolazione.

La tematica scelta dall’OMS per la Giornata di quest’anno mette in luce il legame tra stress lavorativo, società e salute mentale, con l’intento di aumentare la consapevolezza sui problemi legati alla salute mentale e promuovere un dialogo tra medici, istituzioni e associazioni. Liliana Dell’Osso, presidente della Società Italiana di Psichiatria, sottolinea i rischi per la salute mentale derivanti da condizioni lavorative precarie e stigmatizzanti, affermando che è necessario ridurre lo stigma professionale attraverso la sensibilizzazione e la formazione, per costruire ambienti di lavoro più salutari e inclusivi. In Italia, circa il 15% della popolazione lavorativa soffre di disturbi mentali, e il rischio è che, entro il 2030, la prevalenza di tali disturbi supererà quella delle malattie cardiovascolari.

Statistiche globali riportano che si perdono ogni anno circa 12 miliardi di giornate lavorative a causa di depressione e ansia, generando enormi costi per la produttività. A fronte di un aumento esponenziale delle malattie mentali, le risorse destinate ai servizi di cura non sono cresciute e i DSM stanno affrontando seri problemi di organico: nel 2023 si conta un calo da 183 a 139 dipartimenti e si stima una carenza di mille psichiatri per l’anno successivo.

In un contesto sempre più complesso, caratterizzato da violenza e aggressioni verso i medici, la presidente uscente della SIP evidenzia anche come la mancanza di investimenti stia lasciando i pazienti senza il supporto necessario. È urgente adottare programmi di assistenza per persone con problemi di salute mentale e favorire politiche di prevenzione in ambito lavorativo. La SIP invita le istituzioni a prendere misure che contrastino fattori di rischio per la salute mentale, come disoccupazione e precarietà, essenziali affinché il lavoro non diventi un amplificatore di sofferenze esistenti.

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