Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha scritto una lettera al direttore de La Stampa in merito al caso Boccia, esprimendo il suo dispiacere per la situazione che ha colpito molte persone, incluse lui stesso. Nella lettera, Sangiuliano fa riferimento a una foto che ha suscitato confusione riguardo la dottoressa Maria Rosaria Boccia, il cui ruolo è stato mal interpretato in una riunione ministeriale del 15 agosto.
Riconoscendo la tempesta mediatica che lo ha coinvolto, il ministro intende fornire la sua versione dei fatti per chiarire gli elementi di rilevanza pubblica. Spiega di aver considerato di offrire alla dottoressa Boccia un incarico gratuito come consigliere per i grandi eventi, ammettendo di aver apprezzato le sue competenze professionali e la sua partecipazione a iniziative pubbliche in cui lui stesso era presente. Tuttavia, dopo una fase di accertamento iniziale e alcuni dubbi espressi dal Gabinetto riguardo a potenziali conflitti di interesse, Sangiuliano ha deciso di non procedere con la nomina, comunicandolo ufficialmente.
Il ministro sottolinea che non è la prima volta che il Ministero della Cultura rinuncia a nomine già istruite. Sottolinea anche che i requisiti professionali di Boccia erano validi e che, nel periodo in questione, la dottoressa non ha partecipato a procedimenti amministrativi e non sono stati spesi fondi ministeriali per la sua attività, nemmeno per spese minime come un caffè.
In merito alla preparazione del G7 Cultura, Sangiuliano afferma la necessità di alcune precisazioni. Ad esempio, la sua visita al Parco Archeologico di Pompei non era legata al G7, e la presenza di Boccia in tali occasioni non aveva carattere istituzionale né riguardava l’istruttoria del G7. Infine, Sangiuliano specifica che non sono mai state discusse questioni di sicurezza, competenti ad altre istituzioni come Prefettura e Questura.
In conclusione, Sangiuliano cerca di fare chiarezza su una vicenda che ha scatenato polemiche, ribadendo l’assenza di conflitti di interesse e l’integrità del processo decisionale del ministero.