L’Assessora alla Nuova Mobilità ha ricevuto a Bruxelles il “Road Safety Awards 2024” per il progetto Bologna Città 30, riconoscimento ufficiale dell’Unione Europea nell’ambito della Carta europea per la sicurezza stradale (ERSC). Questo premio, gestito dalla Commissione europea e supportato da enti pubblici e privati, mira a ridurre del 50% gli incidenti mortali e gravi entro il 2030 e ad azzerarli entro il 2050. Bologna Città 30, tra i tre finalisti, si è aggiudicata il primo posto nella sezione “Urban” dedicata ai progetti delle autorità locali, evidenziando le azioni per diminuire le morti nelle strade urbane.
La motivazione alla base del premio sottolinea che in Italia il 73% degli incidenti stradali avviene in contesto urbano, con Bologna che presenta il terzo tasso di mortalità più alto tra le quattordici città maggiori del Paese. Per affrontare questa emergenza, l’iniziativa Città 30 prevede quattro strategie principali: designare il 70% della città come zona a 30 km/h, investire 24 milioni di euro in nuove aree pedonali e piste ciclabili, lanciare campagne di comunicazione pubblica e un programma di ambasciatori per la mobilità sostenibile, e intensificare le pattuglie di polizia per migliorare la consapevolezza e far rispettare le norme stradali. I risultati iniziali sono promettenti: nei primi tre mesi del 2024, Bologna ha registrato una diminuzione del 14,5% degli incidenti e del 12,6% dei feriti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
In precedenza, il progetto aveva già vinto premi nazionali come l'”Urban Award” di ANCI e il “Premio mobilità” del festival Future4Cities, oltre al “Premio Mediastars” per la sua campagna di comunicazione nel 2024, e riconoscimenti europei come il “Road Safety Award” di ECF nel 2024. Bologna Città 30 si distingue quindi come un modello di innovazione nella sicurezza stradale, accolto positivamente sia a livello nazionale che internazionale. Il progetto dimostra un impegno concreto delle autorità locali nel migliorare la sicurezza delle strade urbane, contribuendo significativamente all’obiettivo comune di una mobilità più sicura in Europa.
