Non tutti sono a conoscenza dell’esistenza di un aiuto per chi ha difficoltà a pagare le bollette dell’energia elettrica, ma è disponibile solo per chi soddisfa requisiti specifici. Negli ultimi tempi, i costi delle utenze domestiche, in particolare dell’energia elettrica, sono aumentati notevolmente, rendendo difficile per molte famiglie rimanere in equilibrio finanziario. Questo è particolarmente problematico per coloro che hanno un consumo elevato di energia, non sempre legato a scarsa attenzione, ma anche a necessità particolari.
L’elettricità è diventata un bene essenziale, poiché alimenta molti elettrodomestici che facilitano la vita quotidiana, come il frigorifero e la lavatrice. Esistono, tuttavia, persone che dipendono dall’energia elettrica per la propria sopravvivenza, come quelle con gravi problemi di salute che necessitano di dispositivi elettromedicali che richiedono un consumo elevato di energia. Per queste persone, le bollette possono essere insostenibili.
Esiste un bonus chiamato “bonus elettrico per disagio fisico”, che riduce della metà le spese per l’energia elettrica per chi ha bisogno di apparecchi elettromedicali. Questa agevolazione è fondamentale per garantire il funzionamento di attrezzature essenziali, come ventilatori polmonari e pompe per nutrizione. Il bonus è rivolto a chi utilizza questi dispositivi a casa e può fare una grande differenza nella vita delle persone con gravi problematiche di salute.
Per richiedere il bonus, non è necessario presentare l’ISEE né la dichiarazione dei redditi. La domanda può essere presentata dal titolare della fornitura elettrica, anche se non è la persona malata, recandosi presso un CAF abilitato o il Comune di residenza. I requisiti documentali includono un certificato dell’ASL con dettagli sull’apparecchiatura, un documento d’identità e codice fiscale del richiedente e del malato, e informazioni sulla potenza elettrica. Questa procedura è progettata per essere semplice e veloce, in modo da garantire un supporto immediato a chi ne ha più bisogno, alleviando le spese legate all’uso dell’energia per strumenti vitali per la salute.
