Le Borse europee hanno iniziato la settimana in modo molto cauto, influenzate dalle recenti dichiarazioni della Banca Centrale Europea (BCE). I principali indici sono rimasti leggermente sopra la parità, con Milano che segna un modesto aumento dello 0,04%. Le reazioni delle piazze asiatiche sono state contrastanti; mentre Seul e Hong Kong hanno registrato buone performance, con Hong Kong che si avvicina al +1%, a spingere gli investitori c’era l’aspettativa che un eventuale taglio dei tassi da parte della BCE possa anticipare un simile, se non più significativo, intervento da parte della Federal Reserve negli Stati Uniti la prossima settimana. Al contrario, Tokyo ha chiuso in negativo, con un calo dello 0,72%. Questo ribasso è stato influenzato dalle dichiarazioni di un rappresentante della Banca centrale giapponese, che ha escluso tagli dei tassi nel prossimo futuro, prevedendo piuttosto un possibile aumento. Attualmente, i tassi in Giappone sono appena sopra lo zero, nonostante l’inflazione continui a persistere.
Le dichiarazioni della BCE hanno avuto impatti anche sul mercato dei cambi. L’euro, dopo alcune sedute in calo, ha ricominciato ad apprezzarsi nei confronti del dollaro, raggiungendo un valore di 1,1080. Inoltre, lo spread ha mostrato una leggera diminuzione, portandosi a 138 punti base, mentre il rendimento del BTP decennale è sceso al 3,515%.
Questa situazione riflette l’incertezza globale che circonda le politiche monetarie. Mentre ci sono aspettative positive su possibili tagli dei tassi da parte della BCE per stimolare l’economia, le previsioni per il Giappone restano più conservative, evidenziando differenze significative tra le politiche delle varie banche centrali. Gli investitori continuano a monitorare queste dinamiche, poiché gli esiti delle prossime settimane potrebbero influenzare ulteriormente i mercati azionari e delle valute su scala globale.
