Le Borse europee chiudono con segni negativi, seguendo la tendenza di Wall Street, che ha registrato una flessione dopo la diffusione dei dati sull’inflazione negli Stati Uniti. Il Nasdaq ha perso lo 0,90%, mentre il Dow Jones ha visto un decremento più marcato del 1,4%. Anche Truth, la piattaforma social fondata da Donald Trump, ha subito un calo del 13% dopo un dibattito intenso con Kamala Harris.
Le principali borse europee hanno mostrato performance miste: Milano, Parigi e Londra hanno ceduto circa lo 0,10%, mentre Francoforte ha chiuso in territorio positivo con un aumento dello 0,34%. In particolare, l’attenzione degli investitori si è concentrata su Unicredit, che ha registrato una chiusura in leggero rialzo, annunciando di aver acquisito una quota del 9% nel capitale di Commerzbank. Questa notizia ha avuto un impatto positivo sul titolo di Commerzbank, le cui azioni hanno guadagnato un notevole 16%.
Nel mercato delle materie prime, il prezzo del petrolio ha subito un ulteriore calo, scendendo sotto la soglia dei 70 dollari al barile per il Brent, un segno che potrebbe riflettere preoccupazioni riguardo la domanda globale e la stabilità economica.
Anche i titoli di stato italiani hanno visto un rallentamento, con il rendimento del Btp a 10 anni che è sceso al 3,53%. Questo calo si inserisce in un contesto di crescente attenzione sull’inflazione e sulla possibile risposta delle banche centrali, evidenziando i timori degli investitori riguardo a future incertezze economiche.
In sintesi, le Borse europee hanno risentito della debolezza di Wall Street e dei dati sull’inflazione, con performance contrastanti tra le diverse piazze finanziarie. La situazione di Unicredit si è rivelata positiva nel contesto di acquisizioni strategiche, mentre il mercato del petrolio e i rendimenti obbligazionari continuano a essere monitorati da vicino, in un clima di cautela e aspettativa per gli sviluppi futuri.