La festa per il recente taglio dei tassi d’interesse negli Stati Uniti sembra essere giunta al termine. Nella giornata di chiusura della settimana, tutte le Borse europee registrano un considerevole ribasso. Milano segna un calo dello 0,83%, mentre Francoforte, Parigi e Londra scendono di oltre l’1%. Il settore automobilistico è il più colpito da queste perdite, in particolare a Francoforte, dove Mercedes ha subito un crollo del 7,02% a seguito di un “profit warning”, ovvero un avviso ai mercati che anticipa utili inferiori alle attese per quest’anno. Anche Stellantis, quotata a Piazza Affari, non riesce a sfuggire alla tendenza negativa, registrando un calo del 2,64%.
Anche il settore del lusso risente di questo clima sfavorevole, con marchi come Cucinelli e Moncler che perdono rispettivamente il 4,9% e il 5,2%. La situazione non migliora nemmeno oltre oceano, dove Wall Street apre in rosso, sebbene con ribassi più contenuti: l’indice Dow Jones scende dello 0,3% e il Nasdaq dello 0,7%.
Nel mercato delle materie prime, il prezzo dell’oro continua a mantenersi su livelli record, oscillando intorno ai 2600 dollari l’oncia. In contrapposizione, il prezzo del petrolio sta mostrando una certa flessione, con il Brent che si attesta poco sopra i 74,50 dollari al barile.
In sintesi, l’euforia iniziale per il taglio dei tassi d’interesse negli Stati Uniti non riesce a tenere il passo, e i mercati europei subiscono pesanti perdite, soprattutto nei settori dell’auto e del lusso. La situazione sembra riflettere preoccupazioni più ampie riguardo le prospettive economiche, con le aziende che avvertono di un possibile rallentamento nei profitti. Wall Street tenta di contenere i danni, ma il clima generale rimane teso, con un’attenzione costante ai prezzi delle materie prime che oscillano in base a queste dinamiche.