L’effetto Trump si fa sentire sulle Borse, che mostrano un andamento brillante tra indiscrezioni e smentite. La prima notizia riguarda la possibilità che il nuovo presidente degli Stati Uniti decida di annullare i crediti d’imposta per i veicoli elettrici. Questa indiscrezione ha portato a un rialzo dei titoli di produttori tradizionali come Stellantis, Renault e Volkswagen. La seconda notizia, che ha generato un clima di ottimismo commerciale e ha indebolito il dollaro dopo settimane di crescita, proviene dal Washington Post e suggerisce che Trump stia considerando dazi più contenuti rispetto a quanto inizialmente previsto. Tuttavia, lo stesso Trump ha smentito questa notizia, mantenendo comunque viva la volatilità sui mercati, sostenuta dalla performance dei titoli tecnologici e da Wall Street.
In Italia, Milano ha chiuso con un guadagno dell’1,9%, registrando la migliore seduta dal metà novembre, mentre Parigi ha mostrato performance positive, risultando la più forte del continente europeo. Londra, invece, ha mostrato risultati più deboli. A Piazza Affari, si sono invece registrate vendite su alcuni titoli energetici e utilità, con il prezzo del gas ad Amsterdam che, dopo aver superato la soglia dei 50 euro al megawattora nei giorni scorsi, è sceso a poco più di 47 euro.
Questi movimenti di mercato evidenziano come le notizie relative alla politica e alle decisioni economiche statunitensi influiscano notevolmente sul calcolo delle attese e sul comportamento degli investitori. L’andamento delle borse europee mostra chiaramente una reazione alle notizie provenienti da oltreoceano, con i mercati che vivono di speculazioni e smentite. Nonostante le incertezze, il mercato tecnologico continua a prosperare, confermando la sua importanza critica nell’economia globale. In sintesi, l’instabilità politica e le decisioni economiche degli Stati Uniti continuano a impattare in modo significativo sui mercati finanziari, creando opportunità e riflessioni per gli investitori.
