Un dipendente del Comune di Bressanone ha suscitato polemiche per una mail in cui critica i bambini italiani a mensa, definendoli “troppo rumorosi”. Nella sua comunicazione, l’impiegato accusa anche gli insegnanti di non intervenire per ridurre il disturbo e suggerisce che il silenzio potrebbe essere ripristinato ispirandosi ai bambini che frequentano la scuola tedesca. Questo episodio è stato riportato dal quotidiano Alto Adige, riaccendendo il dibattito sulla convivenza tra le culture italiana e tedesca nella provincia di Bolzano.
La mail ha attirato l’attenzione dei media e ha sollevato un acceso confronto nella comunità locale, portando a riflessioni su stereotipi culturali e sulla percezione dei diversi gruppi linguistici. A prendere una posizione in merito è stata Manuela Bernaroli, dirigente dell’Istituto comprensivo italiano, che ha difeso il comportamento degli alunni. Bernaroli ha affermato che gli alunni italiani non sono più rumorosi di quelli tedeschi e ha elogiato gli insegnanti per il loro impegno nella sorveglianza e gestione della situazione in mensa. Ha dichiarato che la convivenza tra le diverse culture all’interno della scuola è positiva e che la mail del dipendente non riflette la realtà quotidiana delle interazioni tra gli studenti.
Il malcontento sollevato dalla missiva del dipendente comunale evidenzia la delicatezza del tema linguistico e culturale in Alto Adige, una regione caratterizzata da una complessa coesistenza tra le comunità di lingua italiana e tedesca. La vicenda mette in luce la necessità di promuovere il dialogo e la comprensione reciproca tra le diverse culture presenti nel territorio, affinché episodi di questo tipo non alimentino divisioni ma piuttosto possano rappresentare un’occasione di riflessione su come migliorare le dinamiche sociali e educative nelle scuole.
In conclusione, la questione sollevata dalla mail ha innescato una conversazione importante sulla diversità e sull’integrazione in un contesto scolastico, ponendo l’accento su come la comunicazione e la collaborazione tra genitori, insegnanti e amministrazione possano contribuire a un ambiente più armonioso e inclusivo per gli studenti.
