Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha annunciato un’estensione del taglio del cuneo fiscale da 35 a 40mila euro, beneficiando 1,3 milioni di lavoratori dipendenti in più rispetto all’anno precedente. La maggioranza politica sta discutendo su varie misure della manovra, con sensibilità diverse, in particolare su un possibile tetto ai compensi dei manager di enti e fondazioni pubbliche che ricevono contributi statali. I sindacati chiedono di essere convocati per un confronto sul testo della legge di bilancio, mentre le Regioni presentano opinioni discordi al riguardo.
Durante una riunione tra capigruppo, è emerso un potenziale calendario per l’iter della manovra alla Camera, con l’intento di arrivare in Aula intorno a mercoledì 18 dicembre, cercando di completare l’approvazione al Senato prima di Natale. Si prevede un’accelerazione dell’iter legislativo per altri decreti, in modo da evitare discussioni sulla legge di bilancio all’ultimo momento dell’anno. Giorgetti ha sottolineato che il taglio del cuneo fiscale è stato attuato “in una misura che non si era mai vista”, ricordando come l’anno scorso questa misura avesse portato un aumento medio di 100 euro nelle buste paga di 13 milioni di lavoratori con redditi fino a 35mila euro.
Quest’anno si prevede di estendere il beneficio fino a 40mila euro, interessando ulteriori 1,3 milioni di lavoratori. Tuttavia, Forza Italia si mostra scettica riguardo al tetto ai compensi dei manager pubblici, temendo una fuga verso il settore privato. I sindacati, rappresentati da Maurizio Landini della CGIL e Luigi Sbarra della CISL, esprimono la necessità di un confronto con il governo, avvisando che potrebbero organizzare manifestazioni se non saranno ascoltati.
Il testo della manovra attesa include due misure chiave: una norma riguardante le banche e una sugli stipendi dei manager pubblici. La legge di bilancio, dal valore di circa 30 miliardi di euro, è concepita per sostenere i redditi medio-bassi e stimolare la crescita in un contesto demografico sfavorevole. Tra le novità, una Card da 1.000 euro per i genitori con Isee sotto i 40mila euro, l’esclusione dell’assegno unico dal computo Isee e l’estensione del congedo parentale retribuito. Inoltre, si confermano misure pensionistiche e si introduce un incentivo fiscale per chi resta attivo nel lavoro.