In Sardegna è iniziata la stagione di caccia al cinghiale e già si registrano tragici incidenti. Nella provincia di Oristano, un cacciatore, Filippo Vidili, di 58 anni, è morto dopo essere stato colpito all’addome da una fucilata mentre si trovava nelle campagne di Seilo, in località Su Padru. Un secondo cacciatore è invece seriamente ferito: colpito al volto mentre cacciava nelle campagne di Laconi, è stato trasportato all’ospedale San Martino di Oristano in codice rosso e successivamente trasferito all’ospedale Is Mirrionis di Cagliari. Gli incidenti sono avvenuti in un intervallo di poche ore.
Filippo Vidili, originario di Oristano ma residente a Bosa, era un noto cavaliere della Sartiglia, una delle più importanti manifestazioni storiche italiane che si svolge a Carnevale a Oristano. La sua morte ha suscitato grande commozione nella comunità locale, e attualmente i carabinieri stanno indagando per chiarire le circostanze precise degli incidenti e identificare chi ha sparato.
Per quanto riguarda l’incidente che ha coinvolto il secondo cacciatore, non si esclude la possibilità che possa esserci stata una caduta, durante la quale il colpo possa essere partito accidentalmente dal suo fucile. Il personale del 118 ha soccorso il ferito vicino alla strada statale 442 che collega Laconi a Uras. Le indagini mirano a ricostruire gli eventi e a garantire maggiore sicurezza nella pratica venatoria.
Questi eventi drammatici hanno messo in discussione la sicurezza delle attività venatorie e hanno acceso un dibattito sulla necessità di regole più severe per prevenire incidenti simili in futuro. La caccia, infatti, deve essere praticata con la massima cautela e responsabilità, per garantire la sicurezza non solo dei cacciatori, ma anche delle persone che si trovano nelle aree circostanti. La situazione rimane critica e l’attenzione è rivolta ai risultati delle indagini in corso, mentre la comunità si unisce nel lutto per la perdita di un uomo stimato e apprezzato.