23 Settembre 2024

Caldo estremo: nel 2100 in Italia si stimano 28mila morti all’anno

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Uno studio del Joint Research Centre della Commissione Europea prevede un drammatico aumento delle morti causate da ondate di calore e freddo estremo in Europa entro il 2100. Attualmente, circa 407.000 persone muoiono ogni anno a causa di queste condizioni climatiche, con una netta predominanza delle vittime legate al freddo (363.500) rispetto a quelle causate dal caldo (43.700). Tuttavia, le proiezioni indicano una significativa inversione di tendenza, con una diminuzione delle morti dovute al freddo e un’accelerazione preoccupante delle vittime legate al caldo.

In Italia, l’aumento previsto della temperatura globale di 3 gradi Celsius comporterebbe un passaggio da circa 10.400 decessi annuali attuali a oltre 28.200 nel 2100. Queste cifre pongono l’Italia tra i paesi più colpiti, insieme a Grecia, Francia e Spagna. In Grecia, si prevede un incremento delle morti legate al caldo da 1.700 a oltre 4.700, mentre in Francia si stima un aumento da 3.000 a oltre 13.500 e in Spagna da 4.400 a 20.000. Ricerche recenti, insieme ai nuovi record di temperature e eventi climatici estremi anche in relazione alle alluvioni, rendono tali scenari sempre più probabili.

Un aspetto preoccupante del rapporto è la disparità di impatto tra le regioni. Le aree più ricche potrebbero adattarsi meglio alle nuove condizioni climatiche, mentre le regioni più povere potrebbero subire conseguenze devastanti. Gli scienziati avvertono che questa situazione potrebbe portare a circa 460.000 decessi all’anno in Europa, un numero che riflette la crescente vulnerabilità delle popolazioni a eventi climatici estremi.

Le condizioni climatiche avverse, dovute ai cambiamenti climatici, stanno diventando sempre più frequenti, con associati eventi estremi quali ondate di calore e alluvioni. L’anno 2024 è previsto per essere il più caldo mai registrato, il che potrebbe mettere ulteriormente a repentaglio la vita delle persone, specialmente delle categorie più vulnerabili come gli anziani, i bimbi e le persone con problemi di salute preesistenti.

In conclusione, le ricerche sottolineano l’urgenza di affrontare il cambiamento climatico con politiche efficaci e strategie di adattamento, al fine di proteggere le popolazioni vulnerabili e ridurre il numero di decessi legati a temperature estreme. Gli effetti del cambiamento climatico sono già visibili e, senza azioni concrete, la mortalità causata da ondate di calore e freddo potrebbe aumentare in modo allarmante nei decenni a venire.

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