A DiMartedì si è svolto un acceso confronto tra Roberto Vannacci e Carlo Calenda. Vannacci ha affermato di rappresentare la destra scelta dagli elettori, una destra che crede fermamente nei valori fondamentali come la sicurezza, l’identità e il popolo. Secondo lui, la sua destra è impegnata a proteggere i propri principi e a tutelare gli interessi del proprio elettorato, sottolineando che questo dovrebbe avere un peso maggiore se si considerasse il parere degli elettori stessi.
Calenda, d’altra parte, ha criticato aspramente Vannacci, sostenendo che ogni affermazione del generale è caratterizzata da una “banalità sconfortante”. Ha inoltre messo in discussione il coraggio di Vannacci per non dichiararsi apertamente fascista, nonostante il suo simbolismo legato alla X Mas, un gruppo di stampo fascista. Calenda ha affermato che, sebbene si potesse discutere liberamente con i fascisti del passato, almeno questi ultimi avevano il coraggio di definire la propria posizione politica. In altre parole, ha accusato Vannacci di essere codardo per non avere il coraggio di affermare le proprie convinzioni.
Il dibattito è stato caratterizzato da un intenso scambio di critiche, con Calenda che ha anche accusato Vannacci di “buttare in caciara” la conversazione, rendendola poco seria e banale. La discussione è emersa nell’ambito del contesto politico attuale, in cui molti temi come l’identità, la sicurezza e il concetto di destra sono dibattuti in modo acceso. Entrambi i protagonisti hanno chiaramente espresso le loro posizioni, sottolineando la distanza tra le loro visioni politiche e ideologiche. Vannacci ha cercato di rivendicare una legittimità della sua destra, mentre Calenda ha messo in discussione non solo l’autenticità delle sue affermazioni ma anche la capacità di Vannacci di affrontare con sincerità i legami storici e ideologici della destra nel panorama politico italiano contemporaneo. Questo confronto ha messo in luce le tensioni e le divisioni presenti nel dibattito politico italiano, evidenziando la complessità delle opinioni e delle idee in gioco.