Il cappotto termico, utilizzato per migliorare l’efficienza energetica degli edifici, può generare preoccupazioni riguardo alla formazione di muffa all’interno delle abitazioni. Molti proprietari, dopo aver approfittato del superbonus 110% per installare questo rivestimento, temono che la sua funzione isolante possa ostacolare la circolazione dell’aria e contribuire, quindi, alla crescita di muffa. Tuttavia, la situazione è più complessa di quanto possa sembrare.
Il cappotto termico, se installato correttamente, contribuisce a mantenere una temperatura interna costante, evitando sbalzi termici e quindi favorendo una buona traspirazione delle pareti. Questo può, in effetti, rivelarsi un valido alleato contro l’umidità. È importantissimo, però, che gli infissi siano in buone condizioni; finestre e porte vecchie o mal isolate possono provocare problemi di condensa, creando ponti termici e aumentando la possibilità di formazione di muffa.
Le muffe, specialmente in edifici più datati, tendono a persistere nonostante i tentativi di eliminarle, poiché le spore riescono a resistere e proliferare. In tale contesto, anche con l’installazione di un cappotto termico, possono riaffiorare in quanto il cappotto non può agire su muffe già consolidate. Pertanto, è fondamentale non incolpare la nuova installazione per un problema preesistente, ma piuttosto valutare la situazione generale dell’edificio.
Le problematiche di umidità all’interno di una casa sono spesso più legate all’infrastruttura stessa e alla qualità degli infissi. Se questi sono datati e non isolano adeguatamente, favoriscono la condensazione. In questi casi, è consigliabile considerare interventi di miglioria sugli infissi stessi, per risolvere efficacemente il problema.
In sintesi, l’installazione di un cappotto termico non è di per sé la causa della muffa. È, al contrario, una misura che, se combinata con infissi adeguati e una buona manutenzione dell’edificio, può ridurre l’umidità e migliorare il comfort abitativo. La chiave quindi è l’interazione di diverse componenti dell’edificio, piuttosto che attribuire la responsabilità esclusivamente al cappotto termico.