7.7 C
Roma
sabato, 28 Dicembre, 2024
HomePoliticaCarceri: Una Disciplina Sociale Inesplorata tra Suicidi e Indifferenza

Carceri: Una Disciplina Sociale Inesplorata tra Suicidi e Indifferenza

L’apertura della porta Santa nel carcere di Rebibbia ha messo in evidenza le condizioni disumane in cui vivono i detenuti nelle carceri italiane, caratterizzate da sovraffollamento, condizioni invivibili e grande sofferenza. La senatrice Ilaria Cucchi, rappresentante di Alleanza Verdi e Sinistra, ha sottolineato la gravità della situazione, evidenziando l’aumento dei casi di suicidio tra i detenuti. Secondo Cucchi, i suicidi sono un fenomeno quotidiano e la risposta del governo e del ministro è stata di totale indifferenza.

In risposta a questa crisi, il governo ha introdotto il disegno di legge Sicurezza, che include il reato di rivolta carceraria. Questa misura, però, ha suscitato forti critiche, anche da parte del Consiglio d’Europa, poiché si focalizza su un approccio punitivo piuttosto che risolvere i problemi fondamentali del sistema penitenziario. Cucchi ha accusato il governo di trattare le carceri come una “discarica sociale”, sottolineando come la destra risponda con misure dure, senza affrontare le vere problematiche legate al trattamento dei detenuti.

Secondo la senatrice, è necessario un cambio di passo significativo. Cucchi suggerisce provvedimenti più umani e costruttivi, come l’indulto o l’implementazione di misure alternative alla detenzione, per migliorare la condizione dei detenuti. La situazione attuale richiede un ripensamento radicale del sistema carcerario, affinché venga rispettata la dignità e i diritti umani dei detenuti. Cucchi conclude con un appello urgente affinché il governo prenda responsabilità e si impegni a fare cambiamenti reali, piuttosto che limitarsi a politiche punitive che non risolvono le problematiche alla base del sistema penitenziario italiano. La denuncia della senatrice evidenzia la necessità di un intervento immediato per affrontare una situazione che non può essere più ignorata.

ARTICOLI CORRELATI

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

PIÙ POPOLARI