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Cartella Esattoriale da 500.000 Euro a un Ottantenne: L’Ingiustizia di un’Impresa Chiusasi 20 Anni Fa

Francesco Padellaro, un pensionato di 80 anni, è stato colpito da una cartella esattoriale di oltre 485.000 euro per debiti accumulati dalla sua azienda, chiusa nel 2004. Dopo decenni di lavoro nella gestione di una piccola impresa familiare che assemblava componenti elettrici per auto, l’anziano si trova ora a dover affrontare una situazione inaspettata e angosciante. Padellaro si domanda incredulo come sia possibile ricevere una sanzione così grave dopo vent’anni senza notizie.

L’azienda, avviata nel 1971 a Cirié insieme alla moglie e alla figlia, aveva prosperato fino alla chiusura avvenuta nel 2004, in parte a causa della globalizzazione e del trasferimento delle commesse all’estero. Per far fronte alla crisi, la famiglia vendette la propria casa per pagare dipendenti e fornitori. Dopo la chiusura, hanno vissuto modestamente con le loro pensioni, senza sapere di debiti rilevanti.

Le cartelle esattoriali si riferiscono a debiti contratti dalla società negli anni ’90 e nei primi anni 2000. Questa scoperta ha stravolto la serenità della famiglia, con Francesco che lamenta notti insonni a causa dell’ansia. La situazione è peggiorata ulteriormente quando l’Agenzia delle Entrate ha iniziato a bloccare i conti correnti. In un episodio preoccupante, 700 euro sono stati prelevati dal conto di suo figlio disoccupato, solo co-intestatario. Anche sua moglie ha ricevuto notifiche di blocco del conto cointestato, esprimendo la sua paura per le conseguenze di questa situazione.

La famiglia è terrorizzata dall’impatto che questa vicenda potrebbe avere sui figli, che non erano coinvolti nell’azienda e rischiano di subire le conseguenze dei debiti. Per ottenere chiarimenti, la famiglia ha richiesto un incontro con l’Agenzia delle Entrate, sperando di ricevere qualche spiegazione sulla sanzione. Hanno anche chiesto aiuto alla CNA, che si occupava della contabilità, ma finora non hanno avuto risposte. Questa situazione ha evidenziato una crisi familiare profonda e una vulnerabilità economica che ha colpito persone che, dopo anni di lavoro, si trovano ora a dover affrontare incertezze e preoccupazioni finanziarie imponenti.

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