Dal 2025 entreranno in vigore nuove regole sui rimborsi fiscali legati al modello 730 e alla dichiarazione dei redditi. Queste modifiche prevedono che i rimborsi possano essere utilizzati automaticamente per coprire eventuali debiti verso l’Agenzia delle Entrate Riscossione (ADER), come cartelle esattoriali scadute. Fino ad ora, se un contribuente aveva diritto a un rimborso dopo la presentazione del modello 730 e aveva anche un debito, l’ADER proponeva una compensazione volontaria. In pratica, il contribuente poteva decidere se utilizzare il rimborso per saldare il debito o riceverlo per intero. L’ADER, però, in determinate situazioni, poteva intraprendere azioni di riscossione forzata.
Con le nuove regole, la compensazione diventerà obbligatoria. Se un contribuente ha un debito esattoriale superiore a 1.500 euro, l’ADER utilizzerà automaticamente il rimborso per estinguere il debito, senza la necessità di consenso. Inoltre, i rimborsi fiscali potranno essere trattenuti per saldare debiti non solo verso l’Agenzia delle Entrate, ma anche nei confronti di Regioni, Comuni e altri enti pubblici. Questa compensazione obbligatoria si applicherà solo a rimborsi superiori a 500 euro; per importi più bassi non ci sarà alcun blocco.
La verifica dei debiti riguarderà solo le cartelle già notificate, lasciando fuori quelle di cui il contribuente non è a conoscenza. Queste nuove disposizioni rappresentano un cambiamento significativo per i contribuenti. Infatti, se un cittadino ha cartelle esattoriali scadute, non riceverà l’intero rimborso fiscale, poiché questo verrà automaticamente destinato al pagamento del debito. Per evitare tali problematiche, è quindi consigliabile controllare la propria situazione debitoria sul sito dell’Agenzia delle Entrate e regolarizzare eventuali debiti in tempo.
Sebbene queste norme abbiano l’obiettivo di migliorare l’efficienza nella riscossione dei tributi e di garantire che i debiti verso lo Stato vengano onorati tramite l’uso dei rimborsi fiscali, esse possono risultare drastiche, non tenendo conto delle priorità di spesa dei singoli cittadini.