L’Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina (Asugi) ha recentemente segnalato due casi di Dengue, uno accertato e uno in fase di accertamento, riferiti a persone di ritorno da aree considerate endemiche. Questo evento medico ha scatenato un immediato intervento da parte delle autorità sanitarie. Secondo il Piano regionale per il 2024-2025, volto all’attuazione di misure di prevenzione e sorveglianza delle arbovirosi, sono stati già eseguiti sopralluoghi nella zona di residenza dei casi segnalati.
Le misure preventive adottate comprendono l’attivazione dei protocolli nazionali e internazionali per contenere la diffusione della malattia. Il personale dell’Asugi, specificamente dell’Unità di Igiene e Sanità Pubblica, ha effettuato una verifica dell’area, riscontrando la presenza di luoghi sensibili nel raggio di 200 metri dai casi. Questo ha comportato la decisione di implementare trattamenti larvicidi e adulticidi nelle vicinanze delle abitazioni interessate.
In aggiunta, per garantire una maggiore protezione contro potenziali focolai, è prevista anche la disinfestazione di tutto il giardino dell’Ospedale Maggiore. Le autorità sanitarie rassicurano i cittadini e sottolineano che, al momento, non risultano altri passeggeri a rischio che siano arrivati a Trieste in concomitanza con i casi segnalati.
Queste azioni sono parte di un piano più ampio per la sorveglianza delle malattie trasmesse da vettori, evidenziando l’importanza della risposta rapida e coordinata in situazioni di rischio sanitario. L’Asugi invita la popolazione a mantenere alta l’attenzione e a segnalare eventuali sintomi sospetti, in modo da garantire una rapida identificazione di nuovi casi e un’efficace gestione della situazione.
In conclusione, l’approccio dell’Asugi riflette un impegno proattivo per la salute pubblica, mirato non solo a contenere l’immediato rischio di diffusione della Dengue, ma anche a sensibilizzare la comunità riguardo ai pericoli delle malattie emergenti e all’importanza della prevenzione.
