22 Settembre 2024

Catturato l’assassino dopo due anni di fuga

batticarne

Un cittadino polacco di 37 anni è stato arrestato a Como, dopo mesi di latitanza, in seguito a una condanna a 15 anni di reclusione per l’omicidio premeditato di un connazionale, Artur Dawid Prefet. Questo delitto, avvenuto il 6 marzo 2018 a San Giovanni Rotondo, in provincia di Foggia, si caratterizzò per la sua brutalità: la vittima, bracciante agricolo di 34 anni, fu colpita con un martello batticarne e strangolata con un cavo elettrico.

Inizialmente considerata una morte naturale, la vicenda suscitò sospetti quando furono trovati segni sul corpo di Prefet. Nel primo processo, tenutosi il 7 marzo 2019, il 37enne fu assolto. Tuttavia, emersero nuove prove che portarono a una riapertura del caso. Tra queste, vi fu il ritrovamento del cavo elettrico, rinvenuto da un’unità di sommozzatori dei carabinieri in un laghetto vicino all’azienda agricola del delitto. Inoltre, un sms inviato dall’imputato a una connazionale la notte dell’omicidio, in cui dichiarava di non aver voluto far del male a Prefet, contribuì a formare un quadro accusatorio più solido.

Nel marzo 2021, la Corte d’assise d’appello di Bari ribaltò il giudizio precedente, condannando l’uomo. Nonostante la pena fosse diventata definitiva nel novembre 2022, il 37enne riuscì a evitare la cattura fino al 12 settembre 2023, quando fu finalmente arrestato a Como, segnando la conclusione di una lunga latitanza.

L’omicidio di Prefet ha lasciato un segno profondo nella comunità locale, mietendo angoscia e preoccupazione. La risoluzione di questo caso, ora che l’assassino è in custodia, rappresenta anche un chiaro messaggio su come le autorità siano impegnate nella lotta contro la criminalità e nel garantire giustizia. L’arresto dell’uomo non solo chiude un capitolo tragico della cronaca, ma porta anche un senso di chiusura per una comunità che ha vissuto momenti turbolenti a causa di questo crimine.

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