lunedì, Ottobre 7, 2024
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Chi è Alessandro Giuli, il nuovo ministro della Cultura italiana?

Alessandro Giuli è stato nominato nuovo ministro della Cultura, sostituendo Gennaro Sangiuliano, dimessosi a seguito del caso Boccia. La notizia è stata comunicata dal Quirinale dopo un incontro tra la premier Giorgia Meloni e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Nato a Roma nel 1975, Giuli ha avviato la sua carriera come giornalista in diverse testate locali, raggiungendo poi il “Foglio”, dove ha ricoperto vari ruoli, tra cui vicedirettore nel 2008 e condirettore nel 2017. Ha diretto Tempi tra febbraio e novembre 2017 e nel periodo successivo è stato ospite fisso nella trasmissione Patriae su Rai 2. Tra il 2020 e il 2021 ha condotto Seconda linea insieme a Francesca Fagnani su Rai 2.

Giuli è anche membro della Società italiana di storia delle religioni (Sisr) e fa parte della Consulta degli esperti fondata da Maurizio Bernardo. Il 23 novembre 2022, Sangiuliano lo ha nominato presidente della Fondazione Maxxi, museo nazionale d’arte contemporanea a Roma, a partire dal 12 dicembre 2022. La sua nomina al Maxxi è stata vista come un’importante designazione da parte di Sangiuliano.

In qualità di autore, Giuli ha scritto diversi libri, tra cui “Il passo delle oche”, “L’identità irrisolta dei postfascisti”, “Sovranismo per esordienti”, “Individui e potere tra identità e integrazione”, “E venne la Magna Madre” e “Gramsci è vivo. Sillabario per un’egemonia contemporanea”.

Una delle sue prime sfide come ministro sarà partecipare al G7 della Cultura, in programma dal 19 al 21 settembre, dove accoglierà i colleghi delle altre sei nazioni: la canadese Pascale St-Onge, la britannica Lisa Nandy, la tedesca Claudia Roth, la francese Rachida Dati e la statunitense Lee Satterfield, assistente del segretario di Stato per gli Affari Educativi e Culturali. Giuli sarà l’unico ministro uomo, insieme al giapponese Masahito Moriyama.

La nomina di Giuli rappresenta un cambio di leadership al Ministero della Cultura, coincidente con l’intento di rafforzare la presenza e il ruolo dell’Italia nel panorama culturale internazionale. La sua esperienza nel settore della comunicazione e della cultura sarà cruciale per affrontare le sfide future.

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