Nel 2023, le famiglie italiane hanno sostenuto spese “obbligate” mensili pari a 1.191 euro, rappresentando il 56% della spesa totale, che ammonta a 2.128 euro. Questo dato deriva da uno studio della Cgia di Mestre, che sottolinea come l’aumento dell’inflazione abbia incrementato le spese necessarie per beni di prima necessità come cibo, carburante e bollette. La crisi energetica post-Covid ha contribuito a mantenere queste spese su livelli più alti. Non sono inclusi in queste cifre i costi per mutuo o affitto.
Analizzando la composizione delle spese obbligate, si evince che 526 euro sono destinati all’acquisto di alimentari e bevande, 374 euro vanno per bollette e manutenzione della casa, e 291 euro per i trasporti. A queste spese si aggiungono 937 euro di spesa complementare, portando la spesa totale media mensile a 2.128 euro.
Le differenze geografiche in Italia sono evidenti: nel Nordovest, la spesa media mensile è di 2.337 euro, mentre nel Mezzogiorno si attesta a 1.758 euro, mostrando una differenza del 24,7%. Rispetto alle spese obbligate, il Sud ha una percentuale di incidenza più alta, sfiorando il 60%, rispetto al 55% delle regioni settentrionali.
Nel Nord, le famiglie spendono di più in valore assoluto per cibo, bollette e carburante, con picchi come 1.462 euro in Trentino Alto Adige, 1.334 euro in Lombardia e 1.312 euro in Friuli Venezia Giulia. Tuttavia, le regioni meridionali mostrano un’incidenza percentuale più elevata delle spese obbligate: la Calabria è al 63,4%, seguita dalla Campania con il 60,8% e dalla Basilicata con il 60,2%.
Questa situazione preoccupa artigiani e piccoli commercianti, poiché la loro attività dipende dal consumo delle famiglie. Se le spese sono orientate per lo più a coprire le necessità quotidiane, il fatturato di queste piccole imprese ne risente, creando un circolo vizioso che compromette ulteriormente le economie locali. La riduzione dei consumi rappresenta quindi una sfida significativa per il tessuto economico, soprattutto nelle aree meridionali dove le famiglie affrontano le spese più alte in proporzione.