21 Settembre 2024

Cina: Aumento dell’età pensionabile per uomini e donne

pensioni ansa

La Cina annuncia l’aumento graduale dell’età pensionabile, attualmente tra le più basse al mondo, fissata a 60 anni per gli uomini e tra 50 e 55 per le donne. Questo intervento è parte di una serie di riforme economiche e sociali necessarie per far fronte a un bilancio pensionistico in crisi, con molte province già in deficit. Il governo ha diffusamente comunicato la propria intenzione attraverso un documento dell’agenzia Xinhua, nel quale si delineano anche strategie per affrontare il calo delle nascite e l’invecchiamento della popolazione, fenomeni che in Cina si stanno intensificando e che nel 2023 hanno registrato un ulteriore declino demografico.

La riforma si presenta come urgente anche in considerazione dell’aumento dell’aspettativa di vita, passata da 44 anni nel 1960 a 78 anni nel presente, superando persino quella degli Stati Uniti. Gli esperti prevedono che l’aspettativa di vita in Cina potrebbe toccare i 80 anni entro il 2050. Il documento conferma che la riforma per l’aumento dell’età pensionabile avverrà in modo graduale e flessibile, con l’obiettivo di completare oltre 300 misure entro il 2029.

Tra i progetti in cantiere vi è la promozione della “silver economy” e la creazione di opportunità di lavoro diversificate per gli anziani. È previsto anche un miglioramento dell’assistenza comunitaria agli anziani, in particolare nelle aree rurali, dove le infrastrutture e i servizi risultano meno sviluppati. Tuttavia, esperti e analisti avvertono che l’aumento dell’età pensionabile potrebbe non essere ben accolto dalla popolazione e che ci potrebbero essere rischi per il mercato del lavoro, con potenziali ripercussioni sulle giovani generazioni che entrano nel mondo del lavoro.

Attualmente, l’età pensionabile per gli uomini è di 60 anni, che risulta inferiore di 5-6 anni rispetto a quella delle principali economie sviluppate. Per le donne, l’età pensionabile varia: si attesta a 55 anni per lavoratrici in settori impiegatizi e a 50 anni per le operatrici industriali. La riforma, sebbene necessaria, rappresenta una sfida sia a livello sociale che economico.

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