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lunedì, 25 Novembre, 2024
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Come il cambiamento climatico accelera gli uragani

Nel Nord Atlantico, la velocità del vento degli uragani è aumentata negli ultimi anni di quasi 30 chilometri orari, a causa del cambiamento climatico. Questo è quanto risulta da uno studio del Climate Central, un’organizzazione di ricerca non-profit, pubblicato su Environmental Research: Climate. Secondo la ricerca, il cambiamento climatico ha intensificato drasticamente quasi l’85 per cento degli uragani che hanno colpito questa regione tra il 2019 e il 2023. Daniel Gilford, climatologo e autore principale dello studio, afferma che l’umanità ha avuto un impatto significativo su questi fenomeni meteorologici, in quanto l’aumento della temperatura della superficie marina contribuisce all’intensità degli uragani.

In aggiunta, lo studio evidenzia come il riscaldamento globale stia aumentando non solo l’intensità degli uragani, ma anche l’innalzamento dei mari, il quale contribuisce ulteriormente alla loro intensificazione. Le tempeste si verificano ora prima nella stagione e producono quantità maggiori di precipitazioni rispetto agli uragani del passato. Gli uragani si sviluppano grazie all’acqua calda degli oceani; di conseguenza, più l’acqua è calda, più intensi sono gli uragani, misurati in base alla velocità del vento. Dal 1900, la temperatura della superficie del mare nell’Atlantico settentrionale è aumentata di circa 1°C a causa del cambiamento climatico, fornendo così maggiore “carburante” per gli uragani.

Per comprendere meglio l’impatto del cambiamento climatico sull’intensità degli uragani recenti, Gilford e i suoi colleghi hanno simulato le condizioni di tutti i 49 uragani che hanno colpito il Nord Atlantico tra il 2019 e il 2024, ipotizzando che il cambiamento climatico non avesse riscaldato l’oceano. Confrontando poi le velocità del vento delle tempeste simulate con quelle delle tempeste reali, hanno scoperto che il cambiamento climatico ha intensificato 30 di questi uragani al punto da classificarli in una categoria superiore sulla scala Saffir-Simpson rispetto a quanto sarebbe avvenuto senza i cambiamenti climatici. Questo studio sottolinea l’importanza di monitorare e comprendere gli effetti del cambiamento climatico sul comportamento degli uragani nel Nord Atlantico.

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