L’uomo sospettato di aver fatto esplodere un pick-up Tesla davanti alle Trump Towers di Las Vegas e il terrorista di New Orleans, Shamsud-Din Jabbar, hanno prestato servizio nella stessa base militare. Questa informazione è stata riportata da fonti della tv locale Denver7, senza fornire maggiori dettagli sulla base specifica. Le indagini della polizia stanno esplorando un possibile legame tra Matthew Livelsberger e Jabbar.
L’FBI sta esaminando la possibilità di un collegamento tra il sospetto dell’attentato di New Orleans e la persona deceduta a causa dell’esplosione della Tesla Cybertruck avvenuta davanti al Trump International Hotel a Las Vegas il giorno di Capodanno. Due fonti delle forze dell’ordine, citate dalla NBC News, confermano che entrambi erano commilitoni nella stessa base militare.
Il potenziale collegamento tra i due uomini rappresenta solo una delle diverse piste esaminate dalle autorità, che stanno anche investigando un sito in Texas. L’FBI sta trattando l’incidente come un atto terroristico e le autorità ritengono che più individui possano essere coinvolti. La procuratrice generale della Louisiana, Liz Murrill, ha sottolineato questo aspetto, indicando che ci potrebbero essere ulteriori elementi da rivelare.
Nonostante le indagini, al momento non vi è un “legame irrefutabile” tra l’attacco a New Orleans e l’esplosione della Tesla, come dichiarato in conferenza stampa da Christopher Raia, deputy assistant del direttore dell’FBI. Questo chiarimento evidenzia la necessità di cautela nelle conclusioni tratte dalle indagini e la complessità dei fattori in gioco.
L’attenzione delle forze dell’ordine si concentra sulla raccolta di prove e sulla definizione di eventuali associazioni tra i sospetti coinvolti. Gli sviluppi delle indagini sono attesi con grande interesse, data la gravità degli incidenti e la loro potenziale connessione con attività terroristiche. La situazione rimane fluida e le autorità continuano a lavorare per fare chiarezza sugli eventi e sulle eventuali minacce alla sicurezza pubblica.
