28 Settembre 2024

Condannato un 48enne di Gallipoli per aver lanciato una padella di olio bollente contro la compagna

tribunale ansa compressed 2

Un uomo di 48 anni di Gallipoli è stato condannato a quattro anni di carcere per maltrattamenti in famiglia e stalking nei confronti della sua ex convivente. La sentenza è stata emessa con rito abbreviato due giorni fa e include anche un risarcimento per la donna.

Secondo quanto riportato dalle cronache locali, l’accusa sostiene che l’uomo, durante i dodici anni di convivenza dal 2011 al 2024, abbia manifestato comportamenti possessivi e violenti. Le molestie includevano non solo minacce di morte e atti di violenza fisica, ma anche la distruzione di oggetti in casa. Inoltre, l’uomo pedinava la donna per le strade di Gallipoli e controllava i suoi effetti personali, come borsa e cellulare.

Il culmine degli abusi si è verificato nel giugno dell’anno scorso, quando, al rientro da un viaggio, la donna ha ricevuto messaggi inquietanti dall’uomo. Lui le ha inviato avvertimenti su come dovesse lavarsi con la candeggina, di cui lui stesso era già in possesso, prima di tornare a casa. Questo episodio ha spinto la donna a decidere di porre fine alla loro relazione in modo definitivo.

La vicenda mette in luce la gravità della violenza domestica e il disagio che molte donne possono affrontare a causa di partner abusivi. La condanna del 48enne rappresenta un passo importante nella lotta contro tali comportamenti, sottolineando l’importanza di denunciare abusi e maltrattamenti. Il risarcimento riconosciuto alla vittima è un’ulteriore conferma che la giustizia può essere raggiunta, anche in situazioni così complicate.

La storia di questa donna è un appello per tutte le vittime di violenze a cercare aiuto e a non rimanere in silenzio. La condanna rappresenta un segnale forte contro la cultura della violenza di genere, offrendo speranza a chi vive condizioni simili di sofferenza. La società deve continuare a sensibilizzare su questi temi e fornire il supporto necessario per prevenire futuri abusi e garantire la sicurezza delle donne.

Related Post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *