Ieri a Roma e Bologna si sono verificati scontri tra manifestanti e forze dell’ordine, provocando ferimenti a circa diciotto agenti. Il vicepremier Matteo Salvini ha condannato le violenze, esprimendo solidarietà agli agenti coinvolti. Questi episodi sono avvenuti in seguito alla tragica morte di Ramy Elgaml, un giovane di 19 anni, avvenuta a Milano durante un inseguimento con i carabinieri. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha definito l’accaduto “ignobile”, sottolineando la necessità di non sfruttare tragedie per giustificare atti violenti. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha chiesto una condanna unanime delle aggressioni.
Ilaria Cucchi, senatrice di Alleanza Verdi-Sinistra, ha paragonato gli eventi attuali con i fatti del G8 di Genova del 2001, criticando coloro che sfruttano situazioni tragiche per perpetrare violenza. Ha espresso solidarietà agli agenti feriti e sostenuto le giuste richieste di chi protesta pacificamente. Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde, ha invitato a respingere la violenza e a manifestare pacificamente. Dalla parte del Partito Democratico, il presidente Stefano Bonaccini ha condannato gli attacchi alla sinagoga di Bologna, esprimendo solidarietà alla comunità ebraica e alle forze dell’ordine.
La segretaria Elly Schlein ha condannato le violenze e ha chiesto unità per individuare i responsabili, affermando che non ci sono cause giuste per devastare le città. I genitori di Ramy hanno chiesto che la loro richiesta di giustizia non venga strumentalizzata. Il sindacato di polizia Coisp ha evidenziato un crescendo di aggressioni che potrebbero mirare a destabilizzare il Paese, avvertendo del silenzio di alcuni che non condannano le violenze.
Azione ha richiamato alla responsabilità, invitando a isolare gli atti violenti, mentre Raffaella Paita di Italia Viva ha espresso preoccupazione per l’aumento di antisemitismo e ha espresso solidarietà alla comunità ebraica e alla città colpita. Infine, Fratelli d’Italia ha criticato la sinistra per il presunto silenzio riguardo le aggressioni alle forze dell’ordine, sottolineando l’importanza di una condanna chiara.
