A Casoria, nel Napoletano, una lite familiare si è trasformata in una violenza, portando a feriti e arresti. Martedì sera, poco prima delle 20, i carabinieri locali, insieme ai militari della sezione radiomobile, sono intervenuti in un appartamento dopo che era stata segnalata una violenta disputa. I protagonisti erano cinque persone, tutte incensurate: quattro cognati e la moglie di due di loro. Gli uomini avevano rispettivamente 61, 66, 56 e 65 anni, mentre la donna aveva 58 anni.
Il conflitto era iniziato per la questione della proprietà di alcune damigiane di vino, con accuse reciproche: “Le ho comprate io!” e “I soldi erano i miei!”. La mancanza di risoluzione portò alla violenza fisica. Durante la lite, il 61enne prese un coltello e colpì il cognato più giovane, di 56 anni, infliggendogli due fendenti al fianco. Allo stesso tempo, il 66enne utilizzò una spranga di ferro per colpire il 65enne sulla testa. Anche la donna, che cercava di intervenire, riportò una frattura al braccio.
Le ferite riportate dai coinvolti richiesero diversi giorni di prognosi: il 56enne e il 65enne ne avranno rispettivamente 30 e 10, mentre uno degli arrestati ha avuto solo due giorni di prognosi a causa di un morso alla spalla. Le armi utilizzate durante l’aggressione sono state sequestrate dalle forze dell’ordine. Due degli assalitori sono stati arrestati e ora devono rispondere dell’accusa di tentato omicidio. Questo evento evidenzia come le controversie familiari, anche per motivi apparentemente banali, possano sfociare in violenze gravi.