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giovedì, Ottobre 17, 2024
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Conflitto sulle misure della Manovra: le opposizioni in prima linea

Scontro acceso riguardo alla legge di Bilancio, focalizzandosi sul “sacrificio” di 3,5 miliardi richiesto alle banche. La Manovra, approvata il 15 ottobre e inviata a Bruxelles, ha suscitato polemiche anche sui tagli ai Ministeri, pari a 2,3 miliardi, e sul pacchetto Sanità, che prevede 3,5 miliardi provenienti da istituti di credito e assicurazioni. Le organizzazioni dei medici si preparano a possibili proteste. Il governo, rappresentato da Giorgia Meloni, si compiace per i conti in ordine senza aumentare le tasse, ricevendo l’approvazione inaspettata dell’economista Carlo Cottarelli, che definisce la Manovra attenta ai conti e favorevole ai redditi bassi, ma critica la scarsa attenzione verso istruzione, formazione e ricerca, preannunciando proteste.

Le opposizioni, tra cui il Pd, il M5S e AVS, si mobilitano contro la Manovra. Elly Schlein del Pd accusa il governo di utilizzare il “gioco delle tre carte” riguardo ai sacrifici imposti alle banche, etichettando gli aiuti alla Sanità come propaganda. Giuseppe Conte, leader del Cinquestelle, afferma che la tassa sulle banche non esiste e accusa il governo di chiedere un prestito che i contribuenti restituiranno nel 2027. Sottolinea l’intenzione di portare in Aula la tassa sugli extraprofitti. Anche AVS critica gli incentivi per l’assunzione di giovani donne, mentre Carlo Calenda definisce i 3,5 miliardi per le banche una “cavolata” che ricadrà sui correntisti. Matteo Renzi, con commenti durissimi, definisce la Manovra devastante e invoca la resistenza civile.

Il pacchetto Sanità si rivela particolarmente controverso, con opposizioni e rappresentanti del settore sanitario che esprimono scetticismo. Si propongono 30.000 assunzioni di personale sanitario nei prossimi tre anni, ma ci si interroga sulle risorse disponibili. Le previsioni per il finanziamento della Sanità nei prossimi anni mostrano incrementi modesti, con solo 900 milioni aggiuntivi nel 2025 e 3,1 miliardi nel 2026. In risposta alle critiche, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha dichiarato un miliardo in più per l’anno in corso, ma resta da vedere se questa misura basterà a placare le polemiche crescenti.

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