Beppe Grillo ha scritto una lettera di referenza ironica a Elly Schlein, suggerendo Giuseppe Conte come candidato ideale per la guida del Partito Democratico. Nella lettera, Grillo si riferisce a Conte con il soprannome “simpaticamente Oz” e sottolinea i risultati già ottenuti da Conte, come il passaggio di milioni di voti dal Movimento 5 Stelle al Pd, evidenziando in questo modo il contributo significativo di Conte al rafforzamento della base elettorale del partito.
Grillo allega anche un grafico che documenta questi spostamenti di voti, chiedendo a Schlein di considerare l’impegno e la generosità di Conte verso il Partito Democratico. Secondo Grillo, Conte apporterebbe al partito un “stile unico”, caratterizzato da compromessi creativi e strategie innovative, nonché un tocco di “teatralità istituzionale”. Grillo è convinto che Conte possa infondere nel progetto politico del Partito Democratico quella “imprevedibilità” che sembra mancare.
Il contesto della lettera è legato al voto bis per la Costituente, in corso fino a domenica. Grillo, pur esprimendo preoccupazione per il possibile esito negativo della consultazione, sta portando avanti una battaglia su più fronti. Da un lato, mira a evitare il raggiungimento del quorum, con l’intento di invalidare così la decisione di eliminare il ruolo del garante e quella di modificare il simbolo del Movimento. Dall’altro, rivolge critiche a Conte, accusandolo di voler trasformare il Movimento Cinque Stelle in un satellite del Pd e di compromettere i valori fondanti di quest’ultimo.
In sintesi, la lettera di Grillo a Schlein si configura come un tentativo di promuovere Conte come possibile guida del Partito Democratico, sottolineando i risultati ottenuti durante il suo mandato e attribuendo grande importanza alla sua leadership, mentre si muove sullo sfondo una battaglia interna ai movimenti politici in corso.
