20 Settembre 2024

Conte sfida Grillo e tira dritto sulla Costituente

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Giunto uno sfida di Giuseppe Conte contro il garante del Movimento 5 stelle, Beppe Grillo. Se Grillo inizia la “guerra” sulla costituente di ottobre, Conte non fa una piega e rilancia, forte della consapevolezza che il Movimento è decisamente con lui.

Grillo chiede di non transigere su nome, simbolo e – annosa quaestio – tetto del secondo mandato per gli eletti. Conte spiega che il rinnovamento del M5s è ineluttabile e serve a garantire i principi per cui i pentastellati si sono da sempre battuti.

“Oggi è una giornata importante per il Movimento 5 Stelle. Inizia una sfida che dobbiamo affrontare con coraggio, inizia il processo costituente. Tutti voi iscritti, simpatizzanti siete invitati a formulare proposte, a suggerire obiettivi strategici ai quali il Movimento 5 Stelle deve dedicarsi negli anni a venire”, dice Conte.

Dopo avere raccolto le proposte, seguirà la fase del confronto deliberativo. Trecento iscritti selezionati casualmente saranno invitati in più giornate a discutere e trovare soluzioni con la logica del problem solving. Inoltre, ci saranno tavoli riservati ai simpatizzanti non iscritti e ai giovani minorenni dai 14 ai 17 anni.

“Dopo questo confronto deliberativo avremo un documento che sintetizzerà le varie proposte risolutive e sarà questo documento che sarà portato nell’assemblea finale di fine ottobre, la vera e propria Assemblea costituente”, prosegue Conte.

“Dopo le singole soluzioni, verranno votate dagli scritti. È un grande processo di fondativo, che serve a riossigenarci, serve a rilanciare la nostra proposta politica. Dobbiamo alimentare dal basso la nostra azione, anche per contrastare la disaffezione dei cittadini nei confronti della politica”, nota Conte.

“Lasciamo che siate voi iscritti, simpatizzanti a indicarci le soluzioni; voi a votarle. È per questo che potremmo discutere di tutto, potremmo rifondarci integralmente. Sì, anche il simbolo, anche la denominazione, anche le regole organizzative consolidate potranno essere discusse”, annuncia.

“E non possiamo ammettere che quando a pronunciarsi sia la comunità degli iscritti, si debba decidere la parte di alcuni arbitrariamente e preventivamente di cosa si può discutere, su cosa si può deliberare. In passato non è stato così, in passato il simbolo è stato cambiato più volte, è stata cambiata anche la regola del doppio mandato”, conclude Conte.

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