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mercoledì, 18 Dicembre, 2024
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Contrabbando di Sostanze: Hashish, Marijuana e Cocaina

Luca Lucci, leader della Curva Sud Milano, è stato arrestato per la quarta volta in 78 giorni con una nuova ordinanza di custodia cautelare, accusato di essere a capo di un’associazione per il traffico di stupefacenti. Lucci, 43 anni, è già noto per precedenti penali legati alla droga e ha visto il suo gruppo coinvolto in un traffico di tre tonnellate di hashish, 255 chili di marijuana e 53 chili di cocaina tra il giugno 2020 e il febbraio/marzo 2021. L’indagine, condotta dalla Squadra Mobile di Milano sotto la direzione dei pm Rosario Ferracane e Leonardo Lesti, si è sviluppata a partire da un filone investigativo sul tentato omicidio di Enzo Anghinelli, per cui Lucci è ritenuto il mandante.

Nel maxi blitz di settembre, Lucci è stato arrestato come presunto vertice dell’associazione di ultrà della Curva Sud rossonera. In seguito, il 18 novembre, una nuova ordinanza lo ha accusato di traffico di droga in un’inchiesta legata alla ‘ndrangheta. Il 2 dicembre, è arrivato un ulteriore provvedimento per il tentato omicidio di Anghinelli. Lucci è descritto come il “capo, promotore e finanziatore” dell’associazione, mantenendo contatti costanti con il socio Fatjon Gjonaj, attualmente irreperibile.

Lucci organizzava le importazioni di marijuana e hashish dalla Spagna, e si occupava di vendere stupefacenti a clienti abituali in Italia, fissando prezzi e modalità di consegna. Il gruppo operava principalmente a Milano, in Spagna e in Marocco, dove l’hashish veniva prodotto. Dalle indagini emerge che il gruppo aveva accesso a mezzi di trasporto sofisticati, inclusi aeromobili, per l’importazione di droga.

In totale, ci sono 22 indagati, di cui otto destinatari di misure cautelari, con ingenti somme di denaro a disposizione. Tra i nomi arrestati figurano Daniele Cataldo, coinvolto nell’omicidio di Anghinelli, e altri associati di Lucci. L’inchiesta ha rivelato anche alcuni soprannomi utilizzati dai membri della rete di narcotrafficanti, come ‘orsetto’, ‘bionda’ e ‘don bobi’, confermando l’organizzazione criminale all’interno delle curve di San Siro.

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