20.9 C
Roma
mercoledì, Ottobre 16, 2024
HomeAttualitàControversie in Toscana: Corso di Nuoto Riservato alle Donne Musulmane in Piscina...

Controversie in Toscana: Corso di Nuoto Riservato alle Donne Musulmane in Piscina Comunale

Polemiche a Figline Valdarno, in provincia di Firenze, dove è stato organizzato dalla Uisp un corso di nuoto riservato solo a donne musulmane nella piscina comunale, che per un’ora a settimana rimane esclusivamente dedicata a loro. Marco Ceccantini, presidente dell’associazione, ha spiegato che l’iniziativa nasce da una precisa richiesta per permettere a questa fascia di popolazione di praticare sport in serenità. Tuttavia, Lega e Fratelli d’Italia hanno criticato il progetto, parlando di “segregazione” e “ghettizzazione”.

Susanna Ceccardi, europarlamentare, e Elena Meini, capogruppo in Consiglio regionale della Toscana, hanno definito l’iniziativa come una forma di apartheid per le donne musulmane, evidenziando che si tratta di un esempio di falsa integrazione. Hanno inoltre attaccato Ceccantini, citando la sua comparazione con Dubai come un modello da seguire e definendo tale paragone inaccettabile in quanto riferito a una monarchia assoluta con leggi islamiche. Anche Andrea Barabotti della Lega ha bollato l’iniziativa come “folle” e “incostituzionale”, chiedendo un passo indietro da parte del Pd e del sindaco per rispetto degli italiani e della Costituzione.

Anche Fratelli d’Italia ha espresso preoccupazione, sostenendo che la Uisp confonde il diritto con la ghettizzazione e vanno contro una convivenza equilibrata e sana in Italia. Francesco Michelotti e Francesco Venturi, deputati del partito, hanno annunciato una doppia interrogazione in merito.

Il sindaco di Figline, Valerio Pianigiani, ha preso le difese della Uisp, affermando che l’iniziativa non limita i diritti di nessuno, ma anzi li amplia, cercando di coinvolgere chi diversamente resterebbe ai margini. Sottolinea che l’integrazione per lui è un impegno concreto e che riservare la piscina a istruttrici femminili rispetta le esigenze culturali di queste donne, senza togliere nulla agli altri cittadini. La controversia continua a suscitare vivaci dibattiti tra politici e cittadini riguardo il tema dell’integrazione e dei diritti delle donne nel contesto sociale italiano.

ARTICOLI CORRELATI

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

PIÙ POPOLARI