Simone Inzaghi, allenatore dell’Inter, è stato ascoltato come teste nell’inchiesta milanese riguardante le dinamiche tra ultras e società. Durante l’interrogatorio, ha riferito di non aver mai subito minacce né di essersi sentito intimidito, chiarendo la natura delle richieste ricevute da Marco Ferdico, leader degli ultrà interisti. Inzaghi ha riconosciuto di aver avuto con Ferdico conversazioni telefoniche, in particolare riguardo alla richiesta di ulteriori biglietti per la finale di Champions League del 2023 a Istanbul.
L’allenatore ha spiegato che tali rapporti sono comuni nel contesto delle interazioni tra la curva e la squadra, in quanto l’intento era quello di mantenere un buon rapporto con i tifosi e garantire il loro supporto. Inzaghi ha sottolineato che le sue comunicazioni con i capi curva, che coinvolgevano anche il presidente Giuseppe Marotta e altri dirigenti, rientravano nelle normali dinamiche di interazione. Ha fatto riferimento a un’intercettazione del 26 maggio 2023, in cui Ferdico comunicava la necessità di 200 biglietti in più rispetto ai 1.000 già assegnati, senza intenti di bagarinaggio, ma semplicemente per garantire un adeguato supporto alla squadra.
Ferdico spiegava che si era deciso di attuare un “sciopero del tifo” in occasione della finale di Coppa Italia a causa di una situazione di stallo riguardo ai biglietti. Inzaghi, rispondendo a Ferdico, si attivava per parlarne con dirigenti come Ferri e Zanetti, evidenziando l’importanza di mantenere un buon numero di sostenitori sugli spalti, poiché 1.500 tifosi che sostengono la squadra fanno una notevole differenza rispetto a 800.
In conclusione, Inzaghi ha chiarito che il suo intento era quello di evitare situazioni di conflitto con gli ultras e garantire il loro supporto durante le partite. Sebbene alla fine gli ultras abbiano ottenuto i 1.500 biglietti richiesti, l’allenatore ha ribadito di non aver percepito pressioni o intimidazioni in tali richieste, enfatizzando la normale interlocuzione tra lui e i rappresentanti del tifo organizzato.