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mercoledì, 4 Dicembre, 2024
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Cosa hanno scoperto gli archeologi

Un tesoro straordinario è riemerso dal santuario etrusco e romano del ‘Bagno Grande’ di San Casciano dei Bagni, protetto dall’acqua termale e dal fango argilloso per oltre 2.300 anni. Gli scavi recenti hanno portato alla luce quattro statue di bronzo perfettamente integre, tra cui una figura maschile a mezzo busto e una statua di un sacerdote bambino, oltre a serpenti in bronzo e migliaia di monete risalenti all’epoca repubblicana e imperiale, una corona d’oro e vari gioielli. Anche migliaia di frammenti di uova sono stati trovati, alcune ancora con il tuorlo.

Le scoperte sono state presentate nel borgo senese dal ministro della Cultura e dalla sindaca Agnese Carletti, accompagnate da Tomaso Montanari e Jacopo Tabolli, che ha diretto gli scavi. Il ‘Bagno Grande’ include un ‘temenos’, un recinto sacro che conteneva diversi edifici, tra cui un tempio in fase di scavo attorno a una grande vasca sacra. Gian Guadagnolo, un edificio più antico, potrebbe risalire all’età etrusca e circondava la sorgente, risalente almeno al III secolo a.C.

Gli scavi hanno rivelato strati di vita, resti di doni e cerimonie, con oggetti come lucerne, unguentari, bronzetti votivi e offerte in metallo. I reperti includono statue, strumenti rituali e monete, in totale più di 10.000. A questi si aggiungono un anello e una corona d’oro, associati a pratiche terapeutiche e divinatorie legate alle acque calde. Iscrizioni in etrusco e latino testimoniano voti e dediche alla fonte, mentre un corpo maschile a mezzo busto è stato dedicato a talune divinità, rappresentando simbolicamente un processo di guarigione.

L’analisi del deposito ha rivelato una stratificazione rapida, con frammenti e oggetti votivi, pigne e rametti decorati, che rimandano a rituali di rinascita. Serpenti di bronzo, tra cui un grande “agatodemone”, sono stati trovati nel deposito, legati a pratiche divinatorie. Gli scavi, condotti dal Comune di San Casciano dei Bagni in collaborazione con diverse istituzioni, coinvolgono più di 80 studenti di archeologia e oltre 90 specialisti. È stato presentato anche un progetto per un Museo Archeologico Nazionale a San Casciano dei Bagni e un Parco Archeologico Termale.

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