23 Settembre 2024

Cresce il PIL nel secondo trimestre, +0,9% su base annuale

Nel secondo trimestre del 2024, l’Italia ha registrato una crescita del PIL dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,9% rispetto allo stesso trimestre del 2023. Tuttavia, la crescita acquisita per l’anno 2024 è stata rivista a 0,6%, inferiore rispetto alla stima precedente di 0,7% comunicata a luglio. Questi dati sono in linea con le previsioni di Bankitalia. Contrariamente alle aspettative del governo, che aveva previsto una crescita dell’1% nel Def, anche approvata dall’Ufficio Parlamentare di Bilancio, i risultati mostrano una crescita più contenuta.

L’Istat ha confermato le stime preliminari, rivelando che la crescita del PIL risulta sostenuta da una stazionarietà dei consumi nazionali e da un incremento modesto degli investimenti fissi lordi, pari allo 0,3%. Nel contempo, sia le importazioni che le esportazioni hanno subito un calo, rispettivamente dello 0,6% e dell’1,5%. La domanda nazionale ha apportato un contributo positivo di 0,1 punti percentuali alla crescita del PIL, con un incremento sia nei consumi delle famiglie sia negli investimenti fissi, mentre la spesa delle amministrazioni pubbliche ha sottratto 0,1 punti. Le scorte hanno invece contribuito positivamente per 0,4 punti percentuali, contrastando il contributo negativo della domanda estera netta che ha inciso per -0,3 punti.

Analizzando i settori, l’agricoltura e l’industria hanno mostrato andamenti negativi con una contrazione del valore aggiunto dell’1,7% e dello 0,5% rispettivamente, mentre il settore dei servizi ha registrato una crescita dello 0,4%. L’Istat ha sottolineato che, sebbene le componenti della domanda nazionale abbiano fornito un apporto positivo, la spesa delle amministrazioni pubbliche ha avuto un impatto negativo.

Le associazioni dei consumatori, come il Codacons, hanno espresso preoccupazione per la stagnazione dei consumi, evidenziando che i consumi nazionali sono rimasti immobili rispetto al trimestre precedente e sono addirittura calati dello 0,1% su base annua. L’Unione Nazionale dei Consumatori ha descritto la situazione come critica, sottolineando che la mancanza di crescita nei consumi, che rappresentano il 60% del PIL, non contribuisce positivamente alla crescita economica complessiva.

In conclusione, il quadro economico dell’Italia nel secondo trimestre del 2024 evidenzia una crescita lenta e a rischio stagnazione, con segnali preoccupanti provenienti dai consumi delle famiglie e dalla dinamica produttiva. Questa situazione genererà sfide significative per il governo nell’elaborazione del prossimo piano di stabilità e della legge di bilancio, richiedendo misure adeguate per stimolare la crescita e sostenere le famiglie.

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