Dopo l’aumento della popolazione di lupi in Italia, con 3.300 esemplari censiti nel 2022, i cani sono diventati le prime vittime di questi predatori. Un report ha segnalato almeno 600 attacchi ai cani attribuiti ai lupi dal 2012, pochi dei quali hanno portato alla morte degli animali. Valentina Calderoni, in un recente studio, spiega che i lupi, in alcune aree, cacciano cani in branchi numerosi a causa delle esigenze alimentari. L’episodio più recente è avvenuto il 12 ottobre a Vermiglio, dove un lupo ha aggredito un cane al guinzaglio, costringendo la proprietaria a un intervento disperato, finché un automobilista ha suonato il clacson, spaventando l’animale.
Un altro evento significativo è accaduto a Roma, dove una lupa ha attaccato un bambino, risultando successivamente catturata e trasferita in un’area protetta. Le aree più colpite dagli attacchi sono l’Appennino piacentino e parmense, ma il fenomeno si è esteso anche al Riminese, Chieti, Pescara e Salento, mentre Sardegna e Sicilia sembrano essere esenti da tale problema. La predazione degli animali domestici avviene soprattutto in autunno, quando i cuccioli devono nutrirsi e imparare a cacciare, mentre in primavera l’attività predatoria diminuisce. Il 60% degli attacchi avviene di mattina.
I dati disponibili potrebbero essere sottostimati, poiché molti attacchi non vengono denunciati, e si prevede un ulteriore incremento nel numero di attacchi, che colpiscono principalmente segugi e razze da caccia. Anche i cacciatori hanno raccontato di aver dovuto sparare colpi di avvertimento per proteggere i propri cani dai lupi. Inoltre, è stato evidenziato il problema dell’apprendimento culturale tra i lupi; un esemplare che impara a cacciare cani continuerà a farlo anche da adulto.
Valentina Calderoni ha sottolineato che non si può adottare un protezionismo assoluto o spingere per l’eradicazione della specie, ma piuttosto è necessaria una gestione equilibrata. La questione ha attirato l’attenzione politica; l’Unione Europea ha proposto modifiche dello stato di conservazione del lupo, da specie rigorosamente protetta a specie protetta, permettendo abbattimenti mirati. Una decisione sarà presa a dicembre dal Comitato della Convenzione di Berna.