venerdì, Ottobre 4, 2024
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Crisi Idrica in Sicilia: Iniziative di Schifani e il Problema delle Reti Inefficienti

Il governatore siciliano Renato Schifani ha proposto l’uso di dissalatori e il riutilizzo dell’acqua di mare per affrontare la grave crisi idrica che attanaglia l’isola, aggravata dal cambiamento climatico e dalla desertificazione. Schifani evidenzia l’urgenza di adottare misure audaci, simili a quelle impiegate in paesi come Dubai, dove la desalinizzazione è diventata fondamentale. Tuttavia, l’idea di investire in impianti di desalinizzazione solleva preoccupazioni tra esperti e attivisti. Giuseppe Riccobene di Legambiente avverte che i costi per i consumatori potrebbero risultare elevati e sottolinea l’importanza di ridurre gli sprechi d’acqua. In particolare, nella rete idrica di Agrigento si registra una perdita di quasi il 60% dell’acqua, evidenziando la necessità di migliorare la gestione del sistema.

La situazione degli invasi in Sicilia è critica: solo 20 dei 46 invasi sono operativi, e molti presentano problemi. In alcune aree come Enna e Caltanissetta, l’acqua viene distribuita a intervalli settimanali, arrivando in alcuni casi a mancare per 110 giorni. I cittadini sono costretti a fare affidamento su autobotti, sollevando preoccupazioni relative a igiene e sicurezza. In risposta a questa emergenza, la procura di Enna ha avviato un’indagine per accertare eventuali responsabilità nella gestione della rete idrica, dove si registrano perdite che variano tra 80 e 90 litri al secondo.

Schifani, come commissario per l’emergenza idrica, sta cercando di implementare interventi strutturali per ristrutturare la rete idrica di Agrigento e Caltanissetta, con l’obiettivo di ridurre gli sprechi e gli investimenti inefficaci. Tuttavia, nonostante queste iniziative, il futuro idrico della Sicilia rimane incerto. A Palermo, dove si era cercato di evitare razionamenti, ci saranno probabili restrizioni in alcune zone. Anche la Sicilia orientale, pur beneficiando delle falde acquifere dell’Etna, enfrenta significativi problemi di spreco, come dimostrano le perdite a Siracusa, in cui si disperde il 60% dell’acqua. La necessità di una gestione più efficace delle risorse idriche si fa quindi sempre più urgente per garantire un futuro sostenibile per l’isola.

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