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Cuore a Rischio: Un Ragazzo su Dieci alla Visita Sportiva Necessita Screening per Salvare Vite

Quasi un ragazzo su dieci presenta anomalie nel tracciato dell’elettrocardiogramma (ECG) durante il rilascio del certificato sportivo agonistico, secondo uno studio condotto dai ricercatori dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. L’indagine ha coinvolto 581 atleti, per lo più maschi, con un’età media di 15 anni. Dallo screening è emerso che 53 ragazzi (il 9%)mostravano anomalie nella ripolarizzazione ventricolare, un indizio del “tempo di ricarica” del cuore tra le contrazioni, e in 17 casi (il 3% del campione) tali anomalie erano sintomatiche di una patologia cardiaca già presente. Di conseguenza, il 3% dei giovani atleti è stato sospeso precauzionalmente dall’attività agonistica.

L’ECG è un esame semplice ed efficace che registra l’attività elettrica del cuore attraverso un grafico di onde. La presenza dell’Onda T negativa, una anomalia della ripolarizzazione, può far sospettare problemi cardiaci, anche in soggetti giovani e apparentemente sani. Le linee guida per la valutazione dell’idoneità sportiva sono rigorose e prevedono indagini approfondite (come ecocardiogrammi o risonanze magnetiche) quando ci sono anomalie.

La scoperta precoce di queste anomalie è cruciale per prevenire la morte improvvisa per arresto cardiaco, che può colpire circa 1-3 atleti ogni 100.000, come sottolineato da Ugo Giordano, responsabile dell’unità di Medicina dello Sport. Lo screening ECG offre un’importante opportunità per identificare precocemente le cardiomiopatie e altre patologie potenzialmente fatali nei giovani atleti.

Giordano evidenzia che, sebbene la probabilità di cardiomiopatie nascoste sia bassa, non è trascurabile. Pertanto, è fondamentale indagare qualsiasi anomalia della ripolarizzazione, come l’inversione dell’Onda T, presso centri specializzati. In Italia, i protocolli per l’accesso all’attività sportiva agonistica sono molto severi e comprendono vari esami, inclusi ECG a riposo e sotto sforzo, esperimenti spirometrici e esami delle urine. Anche per l’attività sportiva non agonistica, i medici raccomandano di eseguire un ECG ad ogni visita per garantire la salute degli atleti. In questo modo, si contribuisce a una maggiore sicurezza durante la pratica sportiva.

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