La star di Hollywood Al Pacino ha rivelato di aver sperperato oltre 50 milioni di dollari, finendo in bancarotta. Nel suo libro di memorie, “Sonny Boy”, l’attore racconta di come si sia reso conto, all’improvviso, di avere il conto in rosso, accumulando spese eccessive come l’acquisto di sedici automobili nuove e ventitré cellulari, oltre a 400.000 dollari per arredare la sua casa. Nell’autobiografia, Pacino spiega di non aver mai compreso appieno la gestione del denaro, affermando di non essersi dedicato alla recitazione per arricchirsi, ma piuttosto per trovare un senso nella vita, allontanandosi dai problemi legati alla delinquenza e all’autodistruzione.
Nonostante il suo successo, l’attore ha faticato a controllare le sue finanze, spendendo in modo eccessivo fino a ridursi a soli 90.000 dollari in banca. A peggiorare la situazione, il suo commercialista è stato arrestato per frode e Pacino si è trovato sommerso da ingiunzioni di pagamento, con spese mensili che superavano i 400.000 dollari per mantenere le sue proprietà, tra cui due case e appartamenti in diverse città del mondo.
Infatti, le sue spese per auto di lusso, trattamenti di bellezza e vacanze hanno contribuito a drenare il suo patrimonio. La crisi finanziaria ha costretto Al Pacino ad accettare ruoli in film non desiderati, come nel caso di “Jack e Jill” del 2011.
Dopo un periodo di disorientamento finanziario, Pacino ha deciso di prendere in mano la sua situazione, vendendo alcune proprietà e accettando di girare spot pubblicitari in Australia per rimettersi in carreggiata. Ha infine ingaggiato un curatore finanziario per guidarlo nelle decisioni economiche, cercando di evitare ulteriori errori.
In sintesi, attraverso la sua autobiografia, Pacino condivide un percorso di riflessione sulle sue finanze e sul significato personale della recitazione, mettendo in luce le difficoltà che ha affrontato nella gestione delle sue ingenti somme di denaro accumulate nel corso della sua carriera.