Per Walter Veltroni, la nascita del Partito Democratico (Pd) rappresenta “un giallo ancora insoluto”. Alla commemorazione dei 17 anni del partito, il primo segretario dem ironizza sulla difficoltà di unire le varie “anime” politiche, termini che sostituiscono il temuto “correnti”. La storia del Pd è segnata dalla fusione di culture cattoliche e popolari, provenienti dalla Margherita e dalla sinistra DC, e di tradizioni socialiste e post-comuniste dal Pci. Veltroni vinse le primarie fondative il 14 ottobre 2007, superando nettamente Rosy Bindi e Enrico Letta. Tuttavia, la partecipazione alle primarie è diminuita nel tempo, culminando con la vittoria di Elly Schlein nel 2023 con soli 587mila voti.
Il Pd di Veltroni cercava una vocazione maggioritaria, ma la sconfitta nel 2008 contro il Popolo delle Libertà di Berlusconi segnò un punto critico, con il partito che ottenne il 33,2% dei voti. Il suo successore, Dario Franceschini, non riuscì a risollevare il partito, il quale continuò a perdere consensi alle europee del 2009. Pierluigi Bersani assunse la leadership, riportando il partito in sintonia con gli alleati. Nonostante un buon risultato alle amministrative del 2011, il Pd si trovò a gestire il governo tecnico di Mario Monti.
La figura di Matteo Renzi emerse in questo periodo, sfidando Bersani. Le elezioni del 2013 portarono a una “non vittoria”, con il Pd superato dal Movimento 5 Stelle. La crisi interna esplose durante l’elezione del Presidente della Repubblica, che fece emergere disaccordi all’interno del partito. Le dimissioni di Bersani portarono alla leadership di Enrico Letta, ma Renzi subentrò rapidamente.
Sotto Renzi, il Pd ottenne un record elettorale alle europee del 2014 con 11 milioni di voti, ma la sua riforma costituzionale fu bocciata nel referendum del 2016, portando alle dimissioni. Nonostante la rielezione nel 2017, il partito perse consensi, culminando in una scissione interna. Nicola Zingaretti divenne segretario nel 2019, affrontando una crisi di governo con il governo Conte 2 e subendo anch’esso una scissione da parte di Renzi.
Elly Schlein, eletta segretaria nel 2023, dovrà affrontare le sfide di un Pd in difficoltà, avendo come obiettivo il rinnovamento e la risoluzione del “giallo” interno.