La premier Giorgia Meloni, durante l’incontro di stamane con i sindacati a Palazzo Chigi, ha presentato la manovra economica sottolineando la continuità con le precedenti leggi finanziarie. Ha messo in evidenza come il governo si stia concentrando su priorità fondamentali e su una crescita sostenibile del sistema Italia, nonostante la complessità del contesto internazionale. Meloni ha parlato di un “cambio di passo” rispetto a precedenti approcci governativi, criticando le misure passate che hanno scaricato il costo delle politiche sui governi successivi, lasciando un’eredità di debiti.
In merito alla gestione delle finanze pubbliche, Meloni ha sottolineato che la solidità del governo ha permesso di coinvolgere banche e assicurazioni nella copertura della legge di bilancio. Riguardo al settore sanitario, ha informato che nel 2025 il Fondo sanitario nazionale raggiungerà i 136,5 miliardi di euro, segnando un incremento di 10,5 miliardi rispetto al 2022.
La premier ha anche bocciato il Superbonus del governo Conte 2, definendolo una “redistribuzione regressiva del reddito” e ha criticato la gestione delle risorse pubbliche destinate a tale misura, evidenziando come avrebbe potuto essere utilizzata in modo più efficace in altri ambiti. Passando alla manovra fiscale, ha confermato il passaggio a tre aliquote Irpef e l’intenzione di esaminare ulteriori modifiche in questo ambito in base alle risorse disponibili.
Meloni ha ribadito l’impegno del governo a sostenere i redditi medio-bassi, le famiglie e a ridurre la pressione fiscale, con un potenziamento del taglio del cuneo fiscale, già confermato per il 2024. Ha enfatizzato l’importanza di differenziare le agevolazioni fiscali in base al reddito, garantendo sostegni anche alle lavoratrici madri.
La premier ha anche assicurato che le pensioni minime saranno rivalutate oltre l’inflazione anche per il 2025 e 2026, e ha previsto uno stanziamento significativo per il rinnovo dei contratti pubblici, coprendo ben due trienni di rinnovi. Nel complesso, l’incontro ha messo in luce le priorità economiche del governo e l’impegno a gestire in modo responsabile le finanze pubbliche.