Nell’ultima giornata del campionato di Serie A, si sono verificati diversi episodi arbitrali controversi, analizzati dal programma Open Var di Dazn. Durante Monza-Juve, un episodio chiave è stato il presunto tocco di mano di McKennie. L’arbitro Massa ha deciso di non intervenire, e il Var non ha suggerito una review. Dino Tommasi, componente della CAN, ha spiegato che l’episodio rientrava nella “green zone”, considerandolo un colpo di spalla e giustificando l’assenza di rigore. Ha concluso dicendo che per un intervento del Var ci deve essere un chiaro errore.
Nel match Lecce-Lazio, un’altra situazione ha sollevato discussioni. Dopo un tiro respinto, Guilbert ha salvato sulla linea con la mano, e l’arbitro ha concesso un rigore alla Lazio assieme all’espulsione del difensore del Lecce. La goal line technology ha confermato che l’azione di Guilbert è avvenuta prima che il pallone varcasse la linea di porta, evitando che il Var concedesse direttamente il gol.
Nel match Roma-Parma, al 7’ Dybala è stato toccato in area da Balogh e l’arbitro ha assegnato un rigore, trasformato dallo stesso Dybala. In un altro episodio, Mihaila ha affrontato Saelemaekers in un contatto dubbio; dopo un check, è stato concesso un secondo rigore alla Roma, trasformato da Paredes.
Infine, nell’incontro Atalanta-Empoli, un contatto contestato tra Djimsiti e Grassi ha portato alla concessione di un rigore per l’Empoli dopo una review. L’esperto Luca Marelli ha commentato che il contatto era molto leggero e che non avrebbe richiamato l’arbitro al monitor, ritenendo la decisione eccessiva. Riguardo a un ulteriore penalty richiesto dall’Empoli, Marelli ha sostenuto che fosse giusto non fischiare, poiché il contatto era stato cercato dall’attaccante mentre il difensore non aveva compiuto alcun movimento per ostacolarlo.
Questi episodi hanno alimentato dibattiti intensi e riflessioni sulle decisioni arbitrali e sul ruolo del Var nel campionato italiano.